Notizie Salutari maggio 2010
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Notizie Salutari maggio 2010

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Devo purtroppo comunicare un nuovo allarme riguardante alcuni medicinali molto diffusi tra chi soffre di problemi alle vie respiratorie.

Dopo diversi casi di difficolta’ respiratorie o di bronchite in lattanti, l’Agenzia francese sulla sicurezza sanitaria dei farmaci (ved. http://www.afssaps.fr/Infos-de-securite/Retraits-de-lots-et-de-produits/Rappel-des-lots-de-toutes-les-specialites-mucolytiques-strictement-indiquees-chez-le-nourrisson-de-moins-de-deux-ans) ha dichiarato controindicati e vietato la vendita per i bambini con meno di due anni, di una lunga serie di farmaci mucolitici e mucofluidificanti (sciroppi, granuli, ecc) come Fluimucil, Rhinathiol o Carbocisteine, Helicidine.

A meno che gli effetti negativi non siano prodotti da qualche eccipiente o sostanza particolare contenuta nei medicinali (il che sembra improbabile dato il gran numero di diversi mucolitici dichiarati controindicati) sembrerebbe proprio che Buteyko avesse ancora una volta ragione quando, già verso il 1960, egli aveva indicato che anche la formazione di muco è in un certo qualche modo una reazione difensiva dell’organismo, (diretta a contrastare la perdita eccessiva di CO2) reazione difensiva che in quanto tale permane finché ce n’è bisogno.

Come raccomandava Buteyko, bisogna indirizzare l’intervento terapeutico non contro i sintomi e tanto meno contro le reazioni di difesa ma contro la causa del problema (l’eccesso di respiro). Indubbiamente anche le reazioni di difesa (come ad es. la febbre) vanno tenute sotto controllo e magari frenate, a volte anche con medicinali, per evitare di essere danneggiati dal “fuoco amico”. E’ però essenziale, per arrivare alla guarigione, intervenire anche sulla causa primaria del problema di salute, sulla causa che provoca il permanere di queste reazioni di difesa.

Le bottiglie di plastica

Ancora in relazione a quanto fa la Francia: è entrata in vigore in quel paese una legge che vieta la vendita dei biberon al bisfenolo A (sostanza contenuta in molti contenitori-bottiglie di plastica da dove si diffonde nel liquido contenuto, soprattutto se caldo).

Anche la Danimarca ed il Canada hanno già preso misure analoghe, mentre si attende ancora una decisione in proposito da parte dell’autorità europea di sorveglianza (EFSA). Secondo una ricerca apparsa su Endocrinology il bisfenolo A può danneggiare lo sviluppo cerebrale dei bambini. L’allarme era già sorto nel 1936 quando si trovò una correlazione tra la sostanza e disturbi al sistema endocrino. Nel 2005 poi, ricercatori dell’University of Cincinnati (Usa) scoprirono che importanti disturbi sul tessuto cerebrale dei bambini potevano essere indotto anche a dosi molto basse. Nello stesso anno una ricerca della Tufts University (Usa) dimostrava che il bisfenolo può indurre tumori al seno e alla prostata. Oltre 150 studi scientifici su roditori dimostrerebbero la pericolosità del composto anche a basse dosi.

E’ bene quindi assicurarsi, quando si compra acqua minerale o altri liquidi, che le bottiglie di plastica non contengano bisfenolo A, o almeno bisogna fare attenzione a non esporle al sole o al caldo.

L’asma e le cellule staminali

L’asma colpisce oltre 300 milioni di persone al mondo. La scienza, non conoscendo ancora abbastanza le scoperte di Buteyko, (pur provate da numerose speirmentazioni in doppio cieco) ritiene che si tratti di una malattia controllabile ma non guaribile.

Vengono pertanto indirizzate anche verso la tematica dell’asma le ricerche relative all’arma terapeutica ritenuta più promettente per il futuro, e cioè le cellulle staminali. Una recente tesi dei ricercatori del National Institutes of Health (ved. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20231466) sembra indicare che le staminali provenienti dal midollo osseo potrebbero costituire una opzione terapeutica valida per i pazienti con asma. Questo perché sono in grado di ridurre la risposta infiammatoria dei polmoni, migliorando così la prognosi della malattia. La terapia è stata per ora sperimentata solo sui topi.

I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Proceedings della National Academy of Sciences. Dopo l’iniezione di cellule staminali in topi affetti da asma, le cellule hanno raggiunto i polmoni attraverso la circolazione sanguigna. Una volta nei polmoni, le cellule staminali mesenchimali sembrano avere una funzione benefica. La malattia è risultata più mite nei roditori trapiantati, rispetto al gruppo di topi non curati: è risultata una minore infiltrazione di cellule infiammatorie e i livelli di muco si sono ridotti a livelli simili di individui sani.( Proc Natl Acad Sci U S A. 2010 Mar 23;107(12):5652-7. Epub 2010 Mar 15).

In attesa che dagli esperimenti sui topi si arrivi ad applicazioni concrete sugli asmatici sarebbe bene prendere in considerazione il rimedio più semplice e promettente contro l’asma: migliorare il proprio modo di respirare con il Metodo Buteyko!

L’importanza dell’alimentazione

Respirare “bene” è essenziale per evitare l’asma ed altri problemi; si tratta del primo fattore da esaminare e correggere, ma non si tratta certo dell’unico. E’ difficile conservare/riottenere una salute ottimale se non si fa attenzione anche all’alimentazione, spesso carente di vitamine ed altri fattori essenziali.

Sempre in relazione all’asma, segnalo questo studio riguardante il ruolo della vitamina B12 e del folato. Come si osserva in questo articolo (Atopy, asthma, and lung function in relation to folate and vitamin B12 in adults B. H. Thuesen 1, L. L. N. Husemoen, L. Ovesen, T. Jørgensen, M. Fenger, G. Gilderson & A. Linneberg) la deficienza di folati appare associata all’asma e ad altri disturbi respiratori.

A suggerire la correlazione è uno studio di Betina Thuesen del Glostrup university hospital (Danimarca) e collaboratori, effettuato su un campione casuale di 6.784 persone di età compresa tra 30 e 60 anni che hanno partecipato a un esame dello stato di salute nel 1999-2001: di questi il 66,6% (4.512) è stato ulteriormente esaminato 5 anni dopo.

Gli esami comprendevano spirometria, misure dei folati e di B12 nel siero, rilevazione di allergeni IgE specifici, IgE totali e genotipizzazione di un polimorfismo correlato a deficit metabolici dei folati. Sono state raccolte inoltre informazioni sull’apporto dietetico di folati e vitamina B12, sui sintomi respiratori e naturalmente sull’eventuale diagnosi di asma. Da ciò è emerso che bassi livelli sierici di folati sono associati a un’elevata prevalenza di asma e di attacchi di dispnea.

A questo proposito attiro l’attenzione sul fatto che in un precedente numero del Notiziario avevo osservato che i preparati antiacidi presi da tante persone contro i bruciori di stomaco, oltre ad altri problemi causano un cattivo assorbimento delle vitamine, in particolare del gruppo B e soprattutto di B12. Se quindi si devono proprio prendere questi preparati può essere consigliabile supplementare (sentito il proprio medico curante e con la sua consulenza) perlomeno con integratori a base di vitamina B12.

Avviso importante:

Tutti i notiziari qui riportati hanno solo scopo informativo e, anche se alla redazione ha partecipato un medico, non intendono in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale e di persona, con approfonditi accertamenti.

Notiziario periodico redatto dalla dott.ssa Fiamma Ferraro per Buteyko-Italia e riprodotto su autorizzazione

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