Notizie Salutari gennaio 2010
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Notizie Salutari gennaio 2010

respiro, ansia, freddo, co2


Come negli anni passati, esorto ad includere tra i “buoni propositi” dell’anno nuovo anche quello di “respirare meglio” e quindi di riprendere con nuovo vigore gli esercizi Buteyko. Scusate se sono ripetitiva ma il modo di respirare è uno degli strumenti di salute/guarigione più potenti, lo abbiamo proprio “sotto il naso” ma non ce ne accorgiamo.

Non è stato sempre così: per millenni le culture dello yoga, qi gong ed altre, sono state ben coscienti del potere del respiro per promuovere il benessere fisico e mentale, della sua funzione di “ponte di collegamento” tra corpo e spirito.

Al giorno d’oggi ci si rende sempre più conto dell’importanza che lo stato d’animo ha sulla salute. Molte sperimentazioni scientifiche hanno dimostrato come la preoccupazione, l’ansia e l’ira provochino a lungo andare un deterioramento della salute e come invece il rilassamento e la calma esercitino un influsso favorevole. In queste sperimentazioni si misurano tutti i possibili parametri: dalla pressione del sangue al livello di cortisolo ed ormoni vari, ecc.

Ciò che invece raramente si osserva e misura in queste sperimentazioni è il modo di respirare. Se lo si facesse si potrebbe osservare che quando si è calmi e rilassati si respira più lentamente e “di meno”. E se fosse proprio questo il fattore al quale è dovuto l’effetto favorevole del rilassamento sulla salute, accertato nelle sperimentazioni?

Il clima freddo

Nel clima freddo di questi giorni molti esperti, nei programmi televisivi, mettono in guardia, avvisando in particolare gli anziani ed ammalati, sui pericoli derivanti dall’improvvisa esposizione al grande freddo quando si esce. Tra tutte le misure precauzionali consigliate, ne ho sentita solo una collegata al respiro: un medico esperto consigliava di coprire con una sciarpa la parte inferiore del viso, in modo da riscaldare l’aria fredda che inaliamo. Anche questo esperto non ha però menzionato la prima, ancor più elementare precauzione, e cioè quella di respirare dal naso. Quando si respira dal naso, l’aria fredda inalata arriva ai polmoni già un po’ più calda mentre se si respira dalla bocca questo riscaldamento non avviene.

Quando l’aria esterna scende sotto i -15° anche respirando dal naso i minuscoli cristalli di ghiaccio contenuti nell’aria non vengono completamente sciolti prima che quest’aria arrivi ai polmoni, e il tessuto polmonare può essere danneggiato da questi cristalli; (è bene quindi, in montagna, coprire naso e bocca con un berretto di lana); figuriamoci quindi cosa accade quando quest’aria così fredda viene inalata direttamente dalla bocca!

Abbiamo bisogno di più CO2

Sull’edizione di novembre/dicembre ‘09 del periodico tedesco Matrix-Neues Denken leggo un interessante articolo dal titolo “Wir brauchen mehr CO2. CIA Akten enthuellen schokierende Fakten” (abbiamo bisogno di più CO2. Dei documenti della CIA svelano dei fatti sconcertanti).

Ci si riferisce in questo articolo non alla CO2 nell’organismo ma a quella nell’ambiente e non sembra che gli articolisti siano a conoscenza di Buteyko, che non viene menzionato. Nell’articolo è riportato, con tanto di fotografia apparentemente autentica, un documento dei servizi segreti americani, (CIA) riguardante il progetto Mkultra, risalente al 1960, dal titolo “Ricerca sui correlati psicofisiologici dell’anidride carbonica nell’ambiente”.

In questo progetto è stato misurato l’effetto psico-fisiologico sulle persone esercitato dalla concentrazione di CO2 nell’ambiente, arrivando a conclusioni stupefacenti (stupefacenti per la CIA ma non per chi conosce Buteyko!)

Ecco alcuni estratti dal documento della CIA : “Tra tutti i fattori ambientali che influenzano la salute umana, il più trascurato potrebbe essere quello svolto da uno dei gas componenti l’atmosfera: la CO2. Mentre la proporzione di CO2 nell’atmosfera si aggira solo sullo 0,03%, il sangue e le cellule dell’organismo hanno un contenuto di CO2 che si troverebbe in equilibrio con un’atmosfera contenente circa il 5% di CO2. I cambiamenti del contenuto in CO2 nel corpo sono correlati con molti processi fisiologici e psicologci. L’eccesso di respiro è una delle concomitanti dell’ansietà. La riduzione di CO2 causata dall’eccesso di respiro provoca una vasocostrizione ed una aumentata tensione muscolare, con molti sintomi correlati. Questi sintomi possono essere molto sgradevoli, e a loro volta accentuano l’ansietà. Questo circolo vizioso è difficile da interrompere poiché il respiro è una funzione in gran parte automatica…“

L’articolo di Matrix continua con considerazioni sulla tematica della CO2 nell’ambiente, argomento sul quale, in particolare durante la Conferenza di Copenhagen appena terminata, si è concentrata l’attenzione dei media, e sul quale fervono le polemiche. Ho già scritto sull’argomento alcune considerazioni, ma tornerò ad approfondirlo nelle prossime edizioni.

Avviso importante:

Tutti i notiziari qui riportati hanno solo scopo informativo e, anche se alla redazione ha partecipato un medico, non intendono in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale e di persona, con approfonditi accertamenti.

Notiziario periodico redatto dalla dott.ssa Fiamma Ferraro per Buteyko-Italia e riprodotto su autorizzazione

ilbuonrespiro

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