Tra il 1995 ed il 2008 sono state effettuate sei sperimentazioni randomizzate e testate del Metodo Buteyko in Australia, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Canada. Queste sperimentazioni sono state poi riconosciute anche in Russia.
Molti di questi successi sono documentati dalle cartelle cliniche dei pazienti, con improvvisi e notevoli miglioramenti registrati durante e nei periodi immediatamente successivi all’applicazione del Metodo.
Molte sono anche le testimonianze delle persone che hanno partecipato ai seminari di apprendimento del Metodo per uso personale in Italia.
Eccone alcune.
Claudio (2010)
Asma e attacchi di panico in forma grave
Ciao amici. Mi chiamo Claudio, sono un uomo di 42 anni che da sempre soffre di asma e da circa 15 anni di attacchi di panico (continua…)
Ciò che in questo momento vorrei scrivere richiederebbe intere pagine, tante sono le emozioni dentro me, ma così facendo però mi rendo conto che potrei offuscare e sbiadire l’essenza del messaggio che voglio dare mediante la mia testimonianza.
Cercherò quindi di essere sintetico ma incisivo, anche se sono scevro nel parlare ma prolisso e a volte logorroico nello scrivere.
Or dunque, come anzidetto, soffro di attacchi violenti di panico da circa 15 anni, periodo che coincide con la frequentazione costante di Medici Specialisti e con l’assunzione di psicofarmaci.
Ad oggi la mia condizione legata al panico non può considerarsi positivamente; per fare qualche esempio della condotta della mia vita basta dire che evito la macchina, i luoghi affollati e tutta una serie di condizioni che, chi soffre del mio male, conosce molto bene.
Anche l’asma negli ultimi anni è più incisiva ed invasiva.
Qualche tempo fa acquistai, per caso, anzi il caso non esiste, un libro dal titolo “Attacco all’asma… e non solo” scritto dalla Dott.ssa Fiamma Ferraro. E’ stato l’acquisto più importante della mia vita. Al suo interno, il libro, parlava del METODO BUTEYKO.
Lette le prime pagine mi son detto: “Ecco qual è il mio problema!!”.
Ne parlai con mia moglie, la quale, immediatamente e amorevolmente, si mise in contatto telegrafico con l’Autrice e mediante quest’ultima con due meravigliosi “Angeli”, Giusy e Gianni, Istruttori altamente qualificati del METODO BUTEYKO, due persone splendide, divenuti amici carissimi miei e di mia moglie. Non potremmo più fare a meno di loro perché li amiamo.
Questi due “Angeli”, dopo alcuni contatti telefonici, hanno fatto un lungo viaggio attraversando il mare giungendo a noi. Insieme ad altri amici del posto abbiamo intensamente per due giorni (a me sono sembrati cinque minuti), svolto il corso di apprendimento del METODO BUTEYKO.
Ebbene, sono passati due giorni dal corso, io VADO IN MACCHINA SERENAMENTE, ESCO, CAMMINO, PARLO, senza attacchi di panico né d’asma.
E’ incredibile, il benessere è stato immediato e consiglio il corso Buteyko, con tutto il cuore, perché ho accertato i benefici in prima persona, a tutti coloro che soffrono di asma e/o di panico. Le patologie che possono essere debellate col Buteyko sono tante, ma per questo vi invito ad acquistare il libro di Fiamma Ferraro.
Giusy, Gianni non potrò mai ripagarvi per quello che avete fatto… Vi voglio bene, vi amo. Grazie a mia moglie, per averli portati a me, ti amo. Ho un bimbo di sei anni, che amo più della mia vita, al quale trasmetterò ciò che ho appreso.
Carolina (2011)
Asma in forma seria
Ho fatto il corso a febbraio, a marzo dopo un pò di esercizi avevo sospeso il farmaco che prendevo (SERETIDE) e, anche se con qualche problema, non ho mai usato il Ventolin nè il farmaco per tutta l’estate (continua…)
Sono andata a fare il mio solito controllo dal pneumologo qualche giorno fa. Ero un pò preoccupata perchè decisa a chiedere un farmaco senza broncodilatatore a lunga durata per la cura, e temevo di dover spiegare il motivo e di conseguenza lo scetticismo del medico. Mentre aspettavo ho fatto un pò di esercizi.
Invece è andato tutto benissimo. All’esame spirometrico mi hanno trovato stazionaria, anzi i volumi residui erano aumentati (non so bene cosa significa però..). Non ho potuto fare la misurazione dell’ossido nitrico esalato perchè la macchina era rotta. Sarebbe stato interessante vedere se il livello di infiammazione era diminuito.
Comunque senza che io spiegassi nulla, il medico mi ha tolto il farmaco! Sono molto contenta.
A volte mi manca il respiro, quando cammino e parlo per esempio, ma ho imparato a controllare, e riprendo subito anche quando faccio degli sforzi fisici, per es. camminate in salita.
Dovrei riprendere gli esercizi per alzare la PC, ora sono sui 20-22. Mi impegnerò per farlo durante l’inverno.
Aggiornamento giugno 2012
Sul fronte del respiro ho passato bene anche quest’inverno senza prendere nessun farmaco e nemmeno il Ventolin. Adesso ho la visita di controllo ad ottobre.
Sul fronte salute ho avuto qualche dolore. Penso che siano emerse problematiche che forse avevo accantonato. Avevo alle spalle molti anni di farmaci da smaltire.
Andrea ed Elisabetta (2011)
Respirare dal naso
La testimonianza di Andrea ed Elisabetta (Imparano il Metodo per un figlio piccolo con fenomeni di asma) (continua…)
Siamo Andrea e Elisabetta,
volevamo ringraziarVi per la Vs eccezionale disponibilità, preparazione e carica empatica.
Ringrazio in particolar modo Elisabetta per il colpo di fortuna che ha avuto ad incontrarvi sul web.
Siamo a casa con i due bambini; abbiamo appena terminato gli esercizi. I risultati sono sorprendenti: la PC di Elisabetta è passata da 22-25 a 30-35. La mia è balzata da 35-37 di ieri mattina a 55. Il battito cardiaco rimane stabile suoi valori degli esercizi iniziali!!!.
Ormai si dorme tutti con il cerotto: è la normalità. Respirare dal naso è la regola ma soprattutto la cosa strana è che respirare dalla bocca ci sembra strano e fastidioso.
Grazie di ciò che ci avete donato e che abbiamo condiviso.
Tiziana (2011)
Asma
Sono appena tornata da un favoloso corso che ho condotto con un gruppo di allievi. (continua…)
Pur non facendo in modo continuativo gli esercizi, ho la certezza che sia il seminario Buteyko a cui ho partecipato come allieva, sia l’attenzione costante sul respiro che da allora ho, mi abbiano permesso di poterlo condurre in un modo molto rilassato… quasi non mi riconoscevo.
Ammetto che sono una precisina, l’elemento metallo la fa (faceva) da padrone, mi costava fatica non intervenire per correggere e tendevo a dare molte indicazioni nei momenti in cui dovevano esplorare liberamente.
Beh… stavolta non è stato così. Per la maggior parte del tempo sono stata tranquilla e mi veniva in modo naturale; quando stavo per avere qualche attacco di “precisite” mi fermavo, portavo giù il respiro, lasciavo cadere i pensieri e la situazione si risolveva da sola.
E’ una sensazione che descriverei come di leggerezza e sicurezza… pur nell’attenzione continua.
Sono convinta che l’incontro con il Metodo di respiro Buteyko abbia fatto tanto per farmi arrivare a questo risultato.
Tra l’altro la mia emoglobina, che a mala pena arrivava a 12, all’ultimo esame era a 13,4 senza l’aiuto di alcun integratore di ferro.
La prossima settimana ho altri esami… vediamo come va.
Marco (2011)
Nessun problema contingente. Pratica apnea
Da dopo il seminario gli eventi sono stati rapidi e si sono susseguiti velocemente, iniziamo con il post-Buteyko. (continua…)
Ho provato a fare gli esercizi tutti i giorni, ma alla fine dopo 10/12 gg. mi sono perso. (…) non sono riuscito a trovare, ahimè la mezz’ora di tranquillità per mettermi seriamente, le ultime 2/3 volte mi sono letteralmente addormentato nei 30 secondi prima delle pause di controllo.
Vabbè… ma questo è solo una questione di tempo che mi rimetto sotto!
In ogni caso da dopo il seminario, sto respirando SEMPRE con il naso ed usando il cerotto per dormire, riesco quasi sempre a parlare inspirando con il naso ed ho eliminato tutti i 5/6 caffè al giorno che bevevo prima.
I cambiamenti che ho notato sono notevoli: ho molta più energia in corpo e sono più lucido mentalmente e tutto questo tenendo presente che ho molto meno bisogno di dormire e di mangiare.
Dormo meno ore (mi sveglio un’ora prima della sveglia, con la sensazione di “essere a posto così”), sento di aver bisogno di molto meno per esser sazio e per stare bene ma riesco a fare più cose e con più presenza!
Tutto questo cambiamento è arrivato nei giorni dopo il seminario…. e l’unica variabile è stato il seminario di Buteyko!!!
Chiara (2012)
Asma in forma seria
Ho aspettato fino ad adesso per scrivervi perché volevo darvi buone notizie e finalmente, e con soddisfazione, ve le posso raccontare. (continua…)
Mi porto/portavo dietro come un fardello l’asma fin da bambina, che è ritornata prepotentemente dal 2010.
Ho usato il Seretide praticamente ogni giorno dall’estate 2011 e avevo sempre meno fiato, fino ad arrivare a due volte di Seretide al giorno a settembre e ottobre, senza avere più il controllo del mio respiro.
Poi c’è stato il seminario, la passeggiata lungo il Sile, la corsa col naso tappato tra i passanti increduli… e l’esercizio della respirazione ridotta ogni giorno, tre volte al giorno.
A novembre e dicembre i buoni propositi si erano ridotti a due volte al giorno per il lavoro, per gli impegni, per altre scuse… perché era faticoso respirare in modo ridotto e non ottenere risultati e faceva anche comodo avere una polverina che respira per te e un po’ ti addormenta quando sei stanca, dopo una giornata pesante… mi sembrava di essere DROGATA!
Il punto è che finchè non ho preso consapevolezza di questa dipendenza, io non ho potuto migliorare il mio respiro e quindi i miei risultati.
A fine dicembre, in vacanza, dopo una discussione molto molto accesa con i parenti, non ho respirato (a pieni polmoni) come ero solita fare e sono stata bene.
L’anno 2012 è iniziato con il desiderio di “disintossicarsi”, ho parlato col mio medico di base del metodo Buteyko, ho lasciato il Seretide, per prendere solo il Ventolin e mi sono imposta la RR tre volte al giorno.
La prima settimana di disintossicazione ho preso il Ventolin 26 volte in sette giorni, poi 23, poi 18, poi 12, poi 15 (mi sono arrabbiata al lavoro), quest’ultima settimana solo 7 volte (e la notte scorsa non ho avuto bisogno del Ventolin e nemmeno tutta oggi, nonostante l’abbondante mangiata di ieri sera a cena!)
In questo lungo periodo, da ottobre ad oggi, il corpo ha reagito con brufoli pazzeschi, ciclo mestruale impazzito, nausea…
A gennaio, con i nuovi buoni propositi, ritornata al lavoro, mi sono imposta di ricordarmi di fare la RR mettendo una sveglia negli orari in cui sapevo mi sarebbe mancato il fiato e continuo così da allora: i bambini sanno che quando suona la sveglia vuol dire che per loro è il momento di iniziare a lavorare da soli, cioè ho cercato di impostare il mio lavoro a scuola in modo che in quei momenti non devo parlare, se proprio devo so che devo farlo con estrema attenzione, oppure leggo alla classe (in modo attento al respiro!) il libro di Pinocchio e in quell’oretta mi amano.
Ho curato di più le unghie dei piedi, ho lasciato LA hidrobike che mi lasciava troppo senza fiato, ho ripreso Yoga, ma in accordo con l’insegnante respiro in modo ridotto per tutta la lezione (un’ora e mezza!), mangio biologico e mi sforzo di bere tanta acqua!!!
So che devo darmi tempo ed avere pazienza! Adesso la sveglia sta suonando e vi lascio perchè devo fare la RR…
Mattia (2012)
Asma
Gli esercizi come si deve purtroppo non riesco a farli. (continua…)
Però sono più consapevole del respiro, soprattutto quando parlo realizzo di essere padrone della situazione.
Faccio sport sempre con il respiro Buteyko. All’inizio è stato un po’ difficile, ma adesso ho buoni risultati tenendo l’affaticamento a un livello abbastanza basso.
Il metodo per abbassare i battiti cardiaci è una bomba! Mai visto un sistema così efficace.
Stefano (2012)
Piccoli fenomeni di asma
Beh, un’esperienza folgorante direi, mi ha cambiato un sacco di cose. In meglio. (continua…)
Mi pare di essere molto più presente nelle faccende di tutti i giorni, nelle cose che faccio e penso.
Non credo sia solo autosuggestione.
Oddio, sono sempre quello di prima, con i miei difetti cronici…ahime! Ma però ho un attitudine migliore, più vigile.
Il mattino quando mi sveglio, sono sempre riposato, grazie al cerotto. Non riuscirei a stare senza, mi verrebbe un attacco di PANICO!!!!
Beh, comunque fantastico!
Non so se sia coincidenza, ma pochi giorni dopo il seminario qualcosa si è sistemato nel lavoro, che era diventato ultimamente motivo di grande apprensione.
Leo (2013)
Asma
Finora prendevo il farmaco una volta al giorno. (continua…)
Camminando dopo pochi passi ero affaticato. Non ero più in grado di recitare a teatro, non riuscivo più a fare training fisico.
Dopo un mese dal seminario ho potuto smettere completamente l’utilizzo dei farmaci spray broncodilatatori e cortisonici, ho ripreso a recitare a teatro, ho ripreso il training fisico. La mia PC è salita bene e mediamente nel corso dalla giornata la mia frequenza respiratoria si è abbassata a 6 / 10 atti al minuto!
A teatro, allenandomi con gli esercizi de Metodo, riesco a recitare senza problemi e questo mi ha dato molta fiducia.
Non ho ancora raccontato al mio medico di questa evoluzione, ma lo farò al più presto.
Gabriella (2013)
Tachicardia, extrasistole, colpi di calore dovuti a menopausa
Dopo 20 giorni di applicazione degli esercizi del Metodo, le extrasistole sono sensibilmente diminuite, così come le palpitazioni e i colpi di calore che prima erano improvvisi e frequenti. (continua…)
Dopo 20 giorni di applicazione degli esercizi del Metodo, le extrasistole sono sensibilmente diminuite, così come le palpitazioni e i colpi di calore che prima erano improvvisi e frequenti.
Quando sento insorgere le extrasistole, applicando gli esercizi di respiro Buteyko, queste scompaiono immediatamente e per qualche giorno non si manifestano più.
Purtroppo non mi applico con costanza nell’esecuzione degli esercizi e la mia pausa controllo non è abbastanza alta.
Marco (2013)
fibrosi polmonare
Sono Marco, ho 58 anni e soffro di fibrosi polmonare (oltre ad un doppio trapianto renale) (continua…)
Ho partecipato al seminario di apprendimento 40 giorni fa’.
Volevo ringraziare il metodo Buteyko perchè mi ha fatto rinascere.
Dalla presenza di una dispnea da sforzo molto importante sono passato ad affrontare rampe di scale quasi senza problemi.
Ovviamente non sono completamente guarito, ma sono molto migliorato.
Non prendo più ansiolitici, non ho più crisi di panico e la mia forza e resistenza sono molto aumentate. Passeggio con facilità assieme gli altri quasi alla stessa velocità.
Gli esercizi li ho fatti con regolarità anche se con tempi più dilatati rispetto alle indicazioni, tanto che li stò ancora facendo e credo che li continuerò per altri mesi.
La mia pausa controllo è passata da 5/8 sec. a 23/27 sec. Credo che l’obbiettivo dei 40 sec. per me sia irraggiungibile, ma ribadisco, anche a detta di tutti quelli che mi conoscono, sono un’altro.
Per quanto rigurda i medici, direi che il mio entusiasmo è stato contagioso perchè il mio medico di base è molto contento, i giovani nefrologi sono molto curiosi, mentre i pneumologi rimangono scettici.
Ribadisco il mio grande GRAZIE a te ed al Dott. Buteyko
Salvatore (2013)
BPCO e dispnea grave
Mi corre l’obbligo di aggiornarvi sull’evolversi della mia situazione respiratoria dato che con voi ho partecipato al seminario di apprendimento del Metodo di respiro BUTEYKO. (continua…)
Devo dirvi grazie di cuore.
Infatti da allora ha cestinato tutte le varie bombolette e medicinali vari, in particolare quelle per la espirazione.
Come vi avevo detto, i medici pneumologi, che mi tenevano in cura da oltre 12 anni, mi avevano diagnosticato la B.P.C.O. BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA più DISPNEA.
Ciò mi costringeva ad assumere numerosi medicinali (i broncodilatatori in particolare).
Come detto, li ho eliminati tutti perché sentivo che mi facevano più male che bene.
Da allora ho continuato a fare gli esercizi, specialmente al mattino e qualche volta prima di andare a letto, e devo assicurarvi che il Metodo funziona.
Pensate che ora supero i 60 secondi senza respirare dopo l‘ultima esalazione (la pausa controllo).
Ora sto benissimo: non stavo così bene da 12 anni.
Dato che sono pensionato nelle ore libere mi dedico alla mia piccola azienda agricola dove utilizzo motozappe, motocoltivatori ecc, e mi sento ringiovanito e senza nessun’altro problema, cosa che non potevo fare prima (negli ultimi 12 anni) perché avevo sempre bisogno di aria: mi mancava il respiro!
Tenete presente che ho compiuto 80 anni nel mese di febbraio scorso!
Marina (2014)
Asma
Partecipare al corso di tre giorni fa ha fatto si che prendessi un po’ coscienza della mia situazione attuale, che è poi figlia di tutto ciò che ho vissuto fino ad ora. (continua…)
Durante il viaggio per venire mi sono chiesta cosa mi aspettavo di vivere, e la cosa più importante che speravo era di poter conoscere qualche “asmatico” come me, per potermi sentire meno sola, meno diversa… qualcuno con cui condividere magari difficoltà passate o ansie per il futuro… ma niente di tutto ciò, ero di nuovo l’unica. Non importa. Questo ha fatto si che trovassi il desiderio e il coraggio di scrivere queste righe.
Ecco la mia pallosissima storia: all’età di nove anni (facevo la terza elementare) fortuna volle che mi capitò come maestro un personaggio “vecchio stampo” molto rigido, severo e che amava prendere in giro i propri alunni per difetti fisici e non solo, e che urlava per quasi tutta la mattina.
Facevo fatica ogni giorno al pensiero di andare a scuola, anche se ero tra le “bravine” e non ricordo di aver mai ricevuto rimproveri da lui.
Qui inizia la mia storia di asmatica. Non ho mai avuto crisi gravi, ma giorni, sere in cui stavo male, soprattutto notti in bianco con tre o quattro cuscini dietro la schiena e mia mamma che mi faceva massaggi seduta di fianco a me.
Il responso del medico era “bronchite asmatica”, curata con litri di uno sciroppo al gusto pesca che a pensarci mi sembra ancora di sentirne il gusto in bocca.
Alla diagnosi del medico mia mamma aggiungeva che le mie problematiche erano di natura psicosomatica, e dopo giorni e notti in cui anche lei non riusciva a riposare nel modo corretto, arrivava la sua strigliata, perché dovevo darmi una mossa a togliermi dalla testa tutte le fantasie che mi facevano stare male, perché non ci si poteva ammalare per la scuola.
Insomma stavo male, ma male veramente, e in quell’aula al quarto piano (la stessa per due anni) arrivavo in uno stato pietoso, facendo pause per le scale quando non c’era nessuno che vedeva, vergognandomi perché stavo male, negandomi di stare male, nascondendo di stare male.
Riuscivo a mangiare pochissimo, e quel poco a volte lo vomitavo, ma dovevo mangiare, altrimenti secondo i miei non sarei guarita.
Guardati, “tieni l’anima con i denti” mi diceva ogni tanto mia mamma, preoccupata perché non mangiassi, ma così stavo ancora più male, mi sentivo un disastro perché capivo che neanche lei sapeva come prendermi.
Ricordo la chiusura, il buio di quei giorni, a volte erano anche settimane intere, in cui curva su me stessa per non farmi scoprire dai miei compagni, non sentivo altro che i miei “rantoli” nel respiro, la mia schiena a pezzi e il rifiuto per il cibo.
Poi all’improvviso qualcosa succedeva, e recuperavo un po’ di luce e un po’ di riposo.
Così sono stati anche gli anni delle medie, mentre alle superiori la situazione sembrava essere un po’ migliorata, avevo periodi più brevi in cui non stavo bene, avevo anche iniziato a fare educazione fisica a scuola, che prima non facevo.
In quinta superiore andai a fare una visita dal mio medico, per il ripresentarsi massiccio di momenti in cui mi “mancava il respiro”, (a casa lo chiamavamo così) il quale mi spiegò che la mia era asma, e che avrei dovuto assumere dei broncodilatatori.
Mi sembrava di sognare: una soluzione al mio stare male da tenere in tasca. Può sembrare assurdo, ma l’idea di avere una malattia che si poteva curare, che aveva un nome, che non era solo nella mia testa, mi riempì di speranza, ma avevo 19 anni. Quanta fatica avrei risparmiato l’avessi saputo prima!
La mia storia prosegue con alti e bassi, con periodi anche di qualche mese in cui dimentico di essere asmatica, a periodi un po’ più intensi, scoprendo a 35 anni di avere una forma allergica e un forma intrinseca di asma, ma cercando sempre di non abusare di medicinali. Tutto questo fino a circa due anni fa, quando per caso capito in un “blog” in cui una tipa scriveva: “vuoi guarire dall’asma? Prova a trattenere il respiro più a lungo che puoi” e cita il metodo Buteyko. Leggo il libro della Ferraro: illuminante!
Ma dopo poco mi rendo conto di non farcela senza farmaci, molto più facile e veloce farsi un “puf”, ma poi?…
Ora eccomi qua, ora sto cercando di prendere coscienza della mia sfera emotiva.
E’ vero, siamo tutti “intrisi” di emozioni, ma per quanto mi riguarda sono loro che gestiscono me, e non viceversa, questo lo scopro solo ora scrivendo, scopro ora che il mio volerle gestire significa volerle nascondere, proprio come ho fatto nella mia infanzia con l’asma. Di nuovo mi chiedo se sono preoccupata perché non respiro, o non respiro perché sono preoccupata di non respirare.
Ripeto: molto più facile spararsi un broncodilatatore, che credere di farcela veramente respirando di meno, applicando il Metodo imparato pochi giorni fa.
Con quasi quarant’anni, quattro figli, mi ritrovo ogni tanto a piagnucolare come una bambina, o a evitare di parlare di me, proprio come quella bimba di nove anni che ero trent’anni fa. Proprio come lei, cerco di nascondere ciò che vivo, ora lo faccio da grande, convinta che nessuno abbia bisogno di sentire che mi piango addosso. I miei bimbi, ma tutti intorno a noi in generale, hanno bisogno di ascolto, di presenza, che io ci sia per loro, spesso dimenticandomi di me stessa. Esperienza bellissima, a differenza di quello che si dice in giro, dimenticarmi di me stessa mi fa aprire alla vita, uscire dagli schemi, mi dà la gioia vera, quella che dura veramente, mi fa sentire amata, amabile, amante.
Ma allora dove sta l’equilibrio? Cosa si intente per “gestire le emozioni” se mi sento molto più allenata e anche brava, a gestire quelle degli altri.
L’Ingegnere che ci ha pensati (come lo chiama Lei), lo ha fatto con molto impegno e attenzione, forse si tratta solo di trovare il bandolo della matassa.
Grazie per avermi ascoltata. Chissà, magari ora penserà che sia una matta confusa. Non importa, per me scrivere queste righe è stato come sbattere una trapunta impolverata, come dare aria a dei pensieri stantii.
Grazie per la dedizione che mette nella Sua “missione”.
Giannantonio (2015)
Asma, allergia, sindrome da stanchezza cronica, sonnolenza diurna, sinusite, polipi nasali
Da settembre ho iniziato a fare gli esercizi Buteyko, ma purtroppo è arrivata una bronchite che mi ha accompagnato da inizio ottobre a metà gennaio. (continua…)
In questo periodo fare gli esercizi era non solo difficile, ma frustrante, se non impossibile per la mancanza di fiato. In ogni caso ho continuato a fare gli esercizi per quanto mi era possibile.
Da metà gennaio ha iniziato ad andare meglio e con febbraio ho avuto una ripresa piuttosto fulminea che non ha mancato di stupirmi.
Gli effetti
1- Sonno e stanchezza cronica
Da quando ho iniziato ad usare il cerotto notturno ho notato subito un miglioramento del sonno e un progressivo recupero di energie durante il giorno. Da diversi anni soffrivo di una crescente stanchezza cronica, con colpi di sonno anche al lavoro, arrivando a sera come uno straccio. Che ogni tanto facessi apnee notturne lo sapevo, me ne accorgevo sognando di soffocarmi e svegliandomi di conseguenza.
Di fatto il cerotto notturno ha risolto di netto il problema. Il naso al mattino è sempre libero (tranne qualche giorno di raffreddore in autunno) e ho recuperato progressivamente molta energia. Ho potuto riprendere, sia pure blandamente, un po’ di attività con l’aikido, disciplina che avevo dovuto sospendere anni fa proprio per la stanchezza cronica che alla sera mi tagliava le gambe, e non solo quelle. Adesso arrivo a sera dignitosamente, anche in giornate impegnative.
2 – Sinusite e polipi nasali
E’ anche sparita praticamente del tutto (al 98%) la sinusite e del tutto i polipi nasali che erano arrivati in qualche caso a ostruirmi completamente il naso con fastidi e dolori pesanti. Lo definirei un risultato “meraviglioso” vista la semplicità del rimedio. Dopo una vita di naso spesso chiuso (soprattutto di notte) adesso respiro regolarmente sempre a naso libero (tranne 4-5 giorni di naso tappato a novembre per il raffreddore).
3- Asma e allergia
A parte la lunga bronchite autunno-invernale devo riscontrare ora un certo miglioramento generale. Con gli esercizi ho capito che una delle cause primarie dei miei problemi bronchiali era proprio la respirazione. Fin da piccolo, avendo spesso raffreddori, avevo preso la pessima abitudine di respirare con la bocca aperta. Adesso ci faccio sempre attenzione, anche in situazioni nelle quale tendo a distrarmi e a respirare nuovamente con la bocca. Il miglioramento bronchiale (o temporanei lievi peggioramenti) noto che sono ben correlati a come respiro. Quindi insisterò.
Vedo che camminando riesco a rallentare molto il respiro inserendo pause, e posso camminare usando pochissima aria senza reali fastidi.
Il medico e l’allergologa mi avevano ormai etichettato come allergico-asmatico, e l’unica cosa da fare per loro era girare in tondo e controllare i sintomi con i farmaci.
Da parte mia continuerò a lavorare sul respiro, perché sto vedendo sempre più dei piccoli miglioramenti e voglio sfruttare al meglio questo periodo di ripresa.
Al momento sto prendendo solo uno spray leggero di cortisone e broncodilatatore che mi ha dato l’allergologo. Vedo che è sufficiente e chissà che nei prossimi mesi possa anche ridurlo o eliminarlo del tutto visto che anche il medico era ottimista.
Mia moglie vedendo gli effetti su di me, si è appassionata subito al Metodo Buteyko e ha cominciato ad applicarlo su se stessa. Anche lei, che già stava bene, ha riscontrato dei benefici.
Enza (2015)
Ossigenoterapia
Sono orgoglioso di presentarvi Enza, 88 anni, mia suocera, rinata con la pratica del Metodo Buteyko. (continua)
Da quasi un mese ha smesso con l’ossigenoterapia e si è liberata dai “baffi” (la cannula dalla bombola di ossigeno alle narici).
A causa del dover stare attaccata alla bombola tutto il giorno non usciva più di casa, non camminava.
Dopo il corso abbiamo iniziato a passeggiare percorrendo 1 Km al giorno, ad andatura lenta e con pause.
Adesso, a due settimane dall’inizio degli allenamenti siamo a 2 Km in 30’, senza pause.
Battito cardiaco a riposo 75-80, picco massimo 110-115 a fine camminata, ritorno a 80 in 3’. Niente male per la sua età!
Ornella (2025)
Bruxismo
Dopo un anno sono riuscita a capire quale beneficio, al di là della respirazione, il cerotto mi ha portato! (continua…)
Stamane sono andata al solito controllo della dentista. Sono anni che uso il bite per il bruxismo. In questo tempo la retrazione gengivale si è rallentata, ma mai rallentata o quasi fermata come quest’anno, tanto che i miei denti si muovono poco e non ho bisogno di fare la copertura dei colletti.
E’ un anno che dormo con il cerotto sulla bocca e questo è il meraviglioso risultato. Non faccio statistica, ma so che è così!
Genova (2025)
Cerotto notturno
Testimonianza di un signore anziano, seguito da una infermiera professionale che gli ha parlato del Metodo Buteyko, dopo che la stessa ha partecipato ad un seminario per uso personale e testato su se stessa l’utilizzo del cerotto durante il sonno. (continua…)
Da 25 giorni stò usando il cerotto che mi aiuta a tenere la bocca chiusa durante il sonno. La mattina al risveglio mi sento una meraviglia, sono più sereno, più tranquillo. Non ho più i dolori cervicali e il mal di testa abituali.
Mi sveglio come se avessi dormito in posto che non so dove, mi sembra un posto celestiale, bellissimo.
Sono 25 giorni che dormo col cerotto sulla bocca e mi trovo molto bene.