Il cervello (o SNC Sistema Nervoso Centrale) é l’organo del nostro corpo dal maggiore consumo energetico. Nessun altro organo del nostro corpo consuma tanto ossigeno, in rapporto al suo volume quanto il cervello.
Per capire meglio l’importanza di questo aspetto, basti considerare che il suo consumo di ossigeno assorbe il 20% del consumo totale dell’organismo (il 50% nel bambino piccolo) a fronte di un peso che e’ circa il 2% del peso corporeo.
Un quinto del sangue pompato dal cuore lo attraversa. Se l’apporto di ossigeno viene interrotto per pochi secondi, si perde immediatamente conoscenza; nel caso che questa condizione si prolunghi per qualche minuto il danno al tessuto nervoso (in particolare la corteccia cerebrale) e’ irreversibile e può portare alla morte.
Il cervello ha un ruolo essenziale nel determinare il comportamento e l’adattamento all’ambiente. Una diminuzione dell’apporto di ossigeno alle sue cellule, riduce proporzionalmente la sua efficienza.
L’efficienza del cervello e la sua capacità di controllare la situazione anche in condizioni di forti pressioni ambientali o emozionali, é indispensabile per affrontare, gestire e risolvere condizioni potenzialmente pericolose come lo stress, l’ansia e gli attacchi di panico.
Lo stress
Lo stress é quella risposta che l’organismo mette in atto quando è soggetto agli effetti prolungati di svariati tipi di sollecitazioni, quali possono essere gli stimoli fisici, mentali, sociali o ambientali e che non é più in grado di gestire in modo pronto ed efficiente.
Lo stress può essere collegato ad una perdita di efficienza del cervello e della sua capacità di tenere sotto controllo le situazione sempre più complesse della nostra esistenza.
L’iperventilazione rallenta la capacità reattiva del nostro cervello, mentre diminuire la ventilazione e rallentare il respiro aiuta a migliorare la sua ossigenazione e la sua efficienza, permettendo la soluzione rapida della condizione da stress che stavamo vivendo.
Assolutamente da evitare sono le pratiche molto alla moda, ma senza alcun riscontro scientifico, di iperventilazione, quando ci si sente stressati. Anche se possono farci percepire una condizione di benessere momentanea, inducono invece un peggioramento dell’ossigenazione cerebrale facendoci tornare subito dopo in una condizione di crisi da stress ancora più acuta.
L’ansia
L’ansia è un’emozione, una risorsa che nel corso dell’evoluzione il cervello ha sviluppato ed affinato nell’intento di proteggere l’individuo dalle minacce che il mondo esterno può sollecitare
È quindi un sistema difensivo, e la sua funzione principale è di allertare una serie di circuiti che si sono andati perfezionando nei secoli, e di consentirci di reagire in modo appropriato.
Il sistema è molto complesso e prevede una reazione che è contemporaneamente fisica (la reazione tipica del gatto che vede il cane e sa di doversi difendere) e psicologica.
Recentemente le neuroscienze hanno permesso di “vedere dentro” il cervello e sono stati identificate, anche se ancora in modo impreciso, aree cerebrali, circuiti nervosi e biochimici che sovrintendono a questa delicata funzione.
Il cosiddetto “tratto ansioso” è una caratteristica della personalità di alcuni soggetti i quali tendono ad avere il sistema di difesa dell’ansia particolarmente marcato, tanto da vivere la maggior parte delle esperienze in modo preoccupato, agitato, inquieto, ansioso, appunto.
Costoro, in circostanze di maggiore rilievo emotivo, corrono quindi il rischio di rispondere con comportamenti esagerati, dispendiosi e spesso inutili alle sollecitazioni che vengono dall’esterno. In questo caso si parlerà di “stato di ansia”
Ancora una volta é fondamentale garantire al cervello il corretto apporto di ossigeno, per permettergli di “gestire” nel migliore dei modi l’ansia.
Notizie parzialmente tratte da www.ansia.it
Gli attacchi di panico
Un attacco di panico è un periodo di paura o disagio intensi, di norma con un inizio improvviso e tipicamente dura dai 2 agli 8 minuti. Ci sono casi però in cui possono durare anche molto di più, dalle due alle tre ore e può manifestarsi anche con più attacchi consecutivi.
I sintomi includono tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, parestesie (sensazione di formicolio), tachicardia, sensazione di soffocamento o asfissia.
La manifestazione è significativamente diversa da quanto avviene negli altri tipi di disturbi di ansia, in quanto gli attacchi sono improvvisi, non sembrano provocati da alcunché e spesso sono debilitanti. Un episodio è spesso categorizzato come un circolo vizioso dove i sintomi mentali accrescono i sintomi fisici, e viceversa. (Cit. Wikipedia)
Uscire da soli da casa, ma anche stare soli in casa risulta essere un’impresa; attraversare uno spazio aperto, ma anche stare in uno spazio ristretto come un ascensore, oppure anche utilizzare mezzi di trasporto come autobus e macchina può causare un attacco di panico.
Anche per gli attacchi di panico vale quanto detto a proposito dello stress e dell’ansia. Persone che soffrivano in modo serio di questa condizione, grazie al Metodo Buteyko hanno visto migliorare in maniera sensibile la loro capacitá di “gestione” delle crisi, ed in alcuni casi addirittura ne sono usciti completamente.