La respirazione e l’attività cardiaca

Per gli antichi saggi orientali questa legge era sacra. Molte delle discipline incentravano le loro pratiche salutari in questa direzione: diminuire i respiri e la frequenza cardiaca. Meno respiri e meno battiti del cuore, migliore è l’attività cardiaca e più vivi a lungo e in salute.

L’ipertensione

Tessuti poveri di ossigeno chiedono al cuore di aumentare la pressione per far arrivare più sangue in meno tempo. Tra le strategie che ha disposizione l’organismo per aumentare l’ossigenazione cellulare, c’é anche la possibilità che aumenti la pressione del flusso arterioso per garantire un maggiore afflusso di sangue, ricco di ossigeno, alle cellule.

E questo é quello che normalmente altera l’attività cardiaca. Valori anomali della pressione arteriosa sono un chiaro segnale di una non corretta respirazione.

Diminuendo il respiro, si aumenta la concentrazione di CO₂ nei tessuti, il sangue cede una maggiore quantità di ossigeno e la pressione arteriosa si normalizza.

Sembra facile. Ed in effetti nella maggior parte delle volte é proprio così. Poche ore di esercitazione Buteyko ed una attenzione costante alla diminuzione del respiro anche evitando di respirare dalla bocca, possono essere sufficienti per riportare la pressione ai valori corretti in pochi giorni, e se viene mantenuta la giusta attenzione ai nostri respiri, rimane stabile senza più sbalzi.

N.B. Nei casi di ipertensioni gravi é necessaria l’assistenza del medico durante le esercitazioni.

La tachicardia

Eseguendo gli esercizi Buteyko si diminuisce l’ampiezza e la frequenza del respiro e si migliora l’ossigenazione cellulare. Il primo evidente risultato é una diminuzione, a volte anche del 15-20%, della frequenza cardiaca, dopo solo pochi minuti di esercitazione.

Molte persone che soffrivano di tachicardia, hanno riscontrato una normalizzazione del battito che si é poi mantenuto costante nel tempo, senza più alzarsi. Il miglioramento dell’ossigenazione cellulare permette di tenere sotto controllo la frequenza cardiaca anche durante degli sforzi intensi, e comunque diminuisce sensibilmente i tempi di recupero dopo tali sforzi.

Migliora l’attività cardiaca

In genere l’applicazione del Metodo normalizza la frequenza cardiaca e impedisce sbalzi anomali nel suo funzionamento.

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