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Le modalità respiratorie

Esistono 2 modalità respiratorie, con cui l’aria arriva ai polmoni: la respirazione orale e la respirazione nasale.

La funzione primaria dell’apparato respiratorio è quella di favorire lo scambio gassoso all’interno degli alveoli polmonari. I polmoni sono posti all’interno della gabbia toracica, e separati dai visceri dal muscolo diaframmatico.

Per permettere all’aria di riempire i polmoni è necessario creare una depressione all’interno del torace. La depressione viene effettuata utilizzando i muscoli respiratori. In questo modo l’aria entra percorrendo le vie respiratorie fino ad arrivare negli alveoli.

La respirazione orale

La respirazione orale, è un meccanismo di emergenza!

La respirazione orale (attraverso la bocca) è una modalità respiratoria di emergenza, che può essere utilizzata quando le vie nasali sono ostruite.

Se vogliamo essere sicuri di non iperventilare, dobbiamo evitare di utilizzare la bocca per respirare, anche mentre parliamo ed in particolare durante il sonno.

L’espirazione orale provoca una grave condizione di disidratazione dell’organismo a causa della grande quantità di vapore acqueo che viene rilasciato ad ogni respiro.

La respirazione orale nei bambini è ritenuta la causa principale delle problematiche pediatriche (tonsilliti, tracheiti, bronchiti, polmoniti, ecc.).

Per maggiori informazioni sui danni da respirazione orale nei bambini può essere utile consultare il sito www.aipro.info

La respirazione nasale

Nella conformazione del corpo umano esiste un unico organo, perfettamente strutturato e funzionale alla respirazione: IL NASO

Tra le modalità respiratorie, la respirazione nasale previene l’iperventilazione.

La sua struttura è funzionale al compito assegnatogli.

  1. Le sue cavità sono ristrette.
    La quantità di aria che può passare è limitata e quindi previene l’iperventilazione.
  2. Le cilia presenti nella parte iniziale filtrano le polveri in sospensione.
    Le polveri e gli allergeni presenti nell’aria sono trattenute e non arrivano nei bronchi causando irritazione.
  3. L’aria passando attraverso le mucose viene correttamente idratata.
    Le mucose assorbono l’umidità in eccesso dall’aria aspirata se questa è umida, o cedono umidità se questa è secca. Quando l’aria arriva nei bronchi presenta il giusto grado di umidità.
  4. L’aria passando attraverso il naso viene portata alla giusta temperatura.
    Quando l’aria esterna viene inalata, può avere una temperatura molto variabile, troppo calda o eccessivamente fredda. La conformazione dei condotti nasali permette all’aria di essere portata alla temperatura di circa 37 gradi, ideale per arrivare nei bronchi senza causare irritazioni.
  5. Il muco presente all’interno delle cavità nasali ha una doppia funzione. Grazie alla sua viscosità cattura e trattiene le particelle più piccole delle polveri e degli allergeni in sospensione. Nello stesso tempo ha una funzione antimicrobica che abbatte la carica batterica e virale nell’aria inalata e ci preserva dalle infezioni del cavo orale e dei bronchi.

I muscoli respiratori

L’ingresso dell’aria nei polmoni avviene grazie all’azione dei muscoli respiratori.

La gabbia toracica è una struttura semirigida che può essere rappresentata schematicamente da una larga bottiglia col collo stretto ed il fondo elastico.

Per permettere lo sviluppo di una depressione al suo interno, che favorisca l’aspirazione dell’aria ed il riempimento dei polmoni, ha tre possibilità:

  1. Allargare il suo volume;
  2. Alzare tutta la struttura facendo rimanere immobile il fondo;
  3. Abbassare il fondo.

Quando respiriamo col torace, allargandolo e alzandolo, mettiamo in funzione un gran numero di muscoli con notevole consumo energetico.
E i muscoli sono messi in funzione sia durante l’inalazione che durante l’esalazione.

Questi muscoli non sono strutturati per compiere questa operazione in modo sistematico e continuo (28.000 volte al giorno!), ma solo in condizioni di emergenza!

A lungo andare questa continua sollecitazione provoca tensioni, irrigidimenti e dolori ai muscoli del collo, delle spalle e della schiena. La continua pressione esercitata dalla tensione dei muscoli del collo è una delle cause principali per le patologie che interessano le vertebre cervicali.

Inoltre la respirazione toracica non può essere modulata ed è una delle cause principali dell’iperventilazione.

Il muscolo diaframmatico e le modalità respiratorie

Il diaframma è il muscolo piu grande e potente del nostro corpo

Così come il naso è l’organo respiratorio, il diaframma è il muscolo respiratorio.

Il diaframma rende meno gravosa la funzione respiratoria e ne aumenta l’efficienza, impedendo l’iperventilazione.

Il diaframma ha la forma di una grande cupola, è posto alla base del torace, e separa i polmoni ed il cuore dai visceri, bilanciandone la pressione.

Il numero dei suoi movimenti è un quarto di quelli del cuore, ma il suo sforzo emodinamico è molto più forte.

Quando il diaframma si abbassa crea una depressione che:

  1. favorisce l’ingresso dell’aria nei polmoni;
  2. massaggia gli organi intestinali facilitando le funzioni digestive, metaboliche e di escrezione;
  3. favorisce la circolazione sanguigna del fegato ed il flusso venoso di ritorno dal fegato al cuore;
  4. attiva la circolazione della linfa attraverso il canale toracico.

La respirazione diaframmatica induce inoltre calma nelle situazioni di stress.

ilbuonrespiro

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