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L’importanza di una corretta idratazione

La corretta idratazione, ovvero l’assunzione di una adeguata quantità di acqua, è fondamentale per ogni aspetto della vita e del funzionamento del corpo umano. Tutte le superfici respiratorie devono essere bagnate per svolgere la loro funzione.

Infatti sia l’Ossigeno che l’Anidride Carbonica devono essere sciolti nell’acqua per potersi diffondere. Una condizione di disidratazione ne compromette la loro diffusione.

Siamo fatti per almeno il 70% di acqua, e ogni giorno a seconde delle condizioni climatiche, almeno tre – quattro litri vengono espulsi dal corpo attraverso varie modalità, tra cui anche quella respiratoria (se respiriamo dalla bocca la quantità aumenta considerevolmente).

È quindi necessario rimpiazzare quella espulsa sia attraverso quella che ingeriamo bevendo, che da quelli contenuti nei cibi solidi. Un apporto ideale dovrebbe aggirarsi intorno ai due litri al giorno (acqua bevuta), mentre la restante quantità è fornita dai cibi. Tra questi, quelli crudi contengono una percentuale di acqua maggiore rispetto a quelli cotti.

La disidratazione è dovuta in primo luogo da un apporto non sufficiente di liquidi (non beviamo a sufficienza). E poi come conseguenza delle perdite causate da:

  • una sudorazione più abbondante (tipica d’estate)
  • sforzo fisico
  • esposizione ad un clima secco
  • ambienti con aria condizionata (che aumenta la quota persa con la sudorazione insensibile)
  • alterazioni fisiologiche che comportano la perdita di liquidi

Le parti del corpo che maggiormente soffrono di una condizione di disidratazione sono le cellule, che devono mantenere un costante livello di umidità per poter funzionare correttamente e permettere lo scambio dei gas (O2 e CO2) necessari ai loro cicli vitali.

È per questo motivo che l’organismo privilegia l’idratazione cellulare rispetto a quella di tutti gli altri componenti. Se c’è poca acqua nel corpo questa verrà sottratta al sangue, agli spazi intercellulari, ai tessuti meno importanti, per favorire l’apporto di liquidi alle cellule. Anche i tessuti più nobili saranno privilegiati rispetto a quelli meno importanti per la sicurezza del corpo.

Le conseguenze fisiologiche della disidratazione sono importanti: il sangue si addensa, diventa più viscoso e questo rende più difficoltosa la circolazione, più gravoso il lavoro del cuore e di conseguenza minore la potenzialità ossigenatoria.

Il migliore rifornimento di liquidi è quello che avviene quotidianamente, con piccole quantità per volta, preferibilmente lontano dai pasti, bevendo acqua naturale, o con l’assunzione di succhi di frutta o centrifugati, naturalmente preparati al momento con prodotti freschi. 

Si può limitare la disidratazione, favorendo la corretta idratazione, evitando l’assunzione di sostanze che provocano perdite di liquidi, come caffè, alcool e cibi particolarmente salati, evitando lunghe esposizioni in ambienti con aria condizionata ed umidificando gli ambienti dove viviamo, in caso di clima particolarmente secco.

ilbuonrespiro

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