Grazie alle sue ricerche il dr. Buteyko ha dimostrato che l’eccesso di respiro è in diretta relazione con oltre 350 diversi tipi di patologie, comprese anche alcune forme di cancro
Il numero delle malattie note alla medicina che colpiscono l’umanità è molto incerto. Quelle rare sono stimate tra le 7.000 e le 8.000, che vanno sommate a quelle comuni. Tra queste oltre 350 (che risultano essere in assoluto le più diffuse) possono essere poste in diretta relazione a un eccesso di ventilazione.
Secondo le sue ricerche, malattie come asma, epilessia, ipertensione, stenocardia, infarti, colpi apoplettici, emorroidi, eczema e molte altre, sono tutte in realtà dei sintomi di un’unica condizione patologica, individuabile nell’eccesso di respirazione.
Pertanto non dovrebbero essere considerate e affrontate come malattie, quanto piuttosto come dei meccanismi difensivi messi in atto dall’organismo per impedire che la perdita di CO2 fisiologica raggiunga livelli incompatibili con la vita. E come tali, questi meccanismi difensivi rimangono attivi finchè non viene eliminata la causa (eccessiva perdita di CO2 provocata dall’iperventilazione) che li aveva fatti sorgere.
E’ infatti noto che dimezzare l’Ossigeno che normalmente abbiamo a disposizione (nell’aria che respiriamo è presente in una concentrazione di circa il 20/21%) non provoca effetti in quanto nel nostro sangue la sua concentrazione deve essere del 2%.
Al contrario diminuire del 50% la concentrazione della CO2 fisiologica, rispetto al suo livello salutare del 6,5%, può arrecare danni irreversibili a molte funzioni vitali e compromettere la vita stessa.
Nelle sperimentazioni condotte dal dott. Buteyko a Mosca e San Pietroburgo, e dai medici dell’Università di Brisbane in Australia, i pazienti asmatici o che soffrivano anche di altre malattie, non hanno più manifestato le sintomatologie una volta eliminata l’iperventilazione.
Le conseguenze dell’iperventilazione nell’organismo
A meno che non si tratti di una iperventilazione acuta, un aumento della frequenza respiratoria è impercettibile e difficilmente rilevato. Difficilmente riusciamo a renderci conto se respiriamo ogni tre secondi, invece che ogni cinque, a meno che il nostro respiro sia rumoroso.
Il nostro organismo invece ne è consapevole, perchè questo aumento della frequenza provoca un abbassamento graduale della concentrazione di CO2 presente nei tessuti e nei polmoni causando una serie di sintomi a carico rispettivamente di:
Apparato respiratorio
- respiro affannoso,
- senso di oppressione al petto,
- ipersensibilità delle vie respiratorie,
- eccessiva produzione di muco,
- starnuti,
- seni nasali occlusi e che colano per un tempo prolungato,
- tosse,
- eccessivi sbadigli,
- sospiri.
Cuore e sistema cardiaco
- battito cardiaco accelerato, martellante o palpitazioni.
Sistema nervoso
- stordimento,
- vertigini,
- instabilità,
- scarsa capacità di concentrazione,
- torpore,
- formicolii e freddezza, in particolare delle mani, dei piedi e del viso,
- nei casi gravi, perdita della memoria o dei sensi.
Aspetti psicologici
- vari gradi di ansia,
- depressione,
- tensione,
- attacchi di panico,
- apprensione,
- sensazioni di “confusione”.
Aspetti generici
- Secchezza delle fauci,
- gonfiore addominale,
- eruttazione,
- flatulenza,
- propensione all’affaticamento,
- schemi del sonno scombinati,
- mani sudate,
- ripetuti schiarimenti di gola,
- pruriti cutanei,
- dolori al petto (non connessi al cuore),
- mal di testa,
- debolezza generalizzata,
- spossatezza cronica.
Relazione tra iperventilazione e malattie
La tabella riporta un elenco di studi clinici che hanno accertato quali erano i valori di ventilazione in L/min (Litri al minuto) di persone sane e di soggetti con varie tipologie di malattie croniche
Condizione | Ventilazione al minuto | Numero di persone | Riferimenti |
---|---|---|---|
Respirazione normale | 4 – 6 L / min | – | Testi di medicina |
Soggetti sani | 6-7 L / min | > 400 | I risultati di 14 studi |
Malattia cardiaca | 15 (± 4) L / min | 22 | Dimopoulou et al. 2001 |
Malattia cardiaca | 16 (± 2) L / min | 11 | Johnson et al. 2000 |
Malattia cardiaca | 12 (± 3) L / min | 132 | Fanfulla et al. 1998 |
Malattia cardiaca | 15 (± 4) L / min | 55 | Clark et al. 1997 |
Malattia cardiaca | 13 ± 4) L / min | 15 | Banning et al. 1995 |
Malattia cardiaca | 15 (± 4) L / min | 88 | Clark et al. 1995 |
Malattia cardiaca | 14 (± 2) L / min | 30 | Buller et al. 1990 |
Malattia cardiaca | 16 (± 6) L / min | 20 | Elborn et al. 1990 |
Pulm ipertensione | 12 (± 2) L / min | 11 | D’Alonzo et al. 1987 |
Cancro | 12 (± 2) L / min | 40 | Travers et al. 2008 |
Diabete | 12 – 17 L / min | 26 | Bottini et al. 2003 |
Diabete | 15 (± 2) L / min | 45 | Tantucci et al. 2001 |
Diabete | 12 (± 2) L / min | 8 | Mancini et al. 1999 |
Diabete | 10 – 20 L / min | 28 | Tantucci et al. 1997 |
Diabete | 13 (± 2) L / min | 20 | Tantucci et al. 1996 |
Asma | 13 (± 2) L / min | 16 | Chalupa et al. 2004 |
Asma | 15 L / min | 8 | Johnson et al. 1995 |
Asma | 14 (± 6) L / min | 39 | Bowler et al. 1998 |
Asma | 13 (± 4) L / min | 17 | Kassabian et al. 1982 |
Asma | 12 L / min | 101 | McFadden & Lyons 1968 |
BPCO | 14 (± 2) L / min | 12 | Palange et al. 2001 |
BPCO | 12 (± 2) L / min | 10 | Sindia et al. 2001 |
BPCO | 14 L / min | 3 | Stulbarg et al. 2001 |
Apnea del sonno | 15 (± 3) L / min | 20 | Radwan et al. 2001 |
Cirrosi epatica | 11 – 18 L / min | 24 | Epstein et al. 2001 |
Ipertiroidismo | 15 (± 1) L / min | 42 | Kahaly et al. 1998 |
Fibrosi cistica | 15 L / min | 15 | Fauroux et al. 2006 |
Fibrosi cistica | 10 L / min | 11 | Browing et al. 1990 |
Fibrosi cistica | 10 L / min | 10 | Ward et al. 1999 |
Fibrosi cistica e diabete | 10 L / min | 7 | Ward et al. 1999 |
Fibrosi cistica | 16 L / min | 7 | Dodd et al. 2006 |
Fibrosi cistica | 18 L / min | 9 | McKone et al. 2005 |
Fibrosi cistica | 13 (± 2) L / min | 10 | Bell et al. 1996 |
Fibrosi cistica | 11 – 14 L / min | 6 | Tepper et al. 1983 |
Epilessia | 13 L / min | 12 | Esquivel et al. 1991 |
CHV | 13 (± 2) L / min | 134 | Han et al. 1997 |
Attacchi di panico | 12 (± 5) L / min | 12 | Dolore et al. 1991 |
Disturbo bipolare | 11 (± 2) L / min | 16 | MacKinnon et al. 2007 |
Distrofia miotonica | 16 (± 4) L / min | 12 | Clague et al. 1994 |