vaccini, mercurio, respiro e cervello, sperimentazioni
Con l’avvicinarsi della stagione fredda si assiste ad una moltiplicazione degli inviti a ricorrere alla vaccinazione contro l’influenza.
Anche se una respirazione corretta e delle sane abitudini alimentari e di vita rendono poco suscettibili al contagio, non si intende qui certo dissuadere nessuno dal ricorrere a questa vaccinazione, che anzi per persone debilitate e prive di adeguate difese immunitarie può esser utile. Si intende però consigliare di controllare con la massima cura gli ingredienti del preparato che il medico intende usare per la vaccinazione, per assicurarsi che non vi sia il timerosolo o altri conservanti a base di mercurio.
Chi ha tempo troverà utile leggere su internet (www.wnho.net/vaccine_coverup.htm) i risultati dell’inchiesta approfondita effettuata dal neurochirurgo americano Russel Blaylock, (autore anche di numerosi studi sui danni prodotti dall’aspartame e dal glutammato monosodico) sugli effetti deleteri del mercurio ancora contenuto in numerose vaccinazioni, contro l’influenza, l’epatite e purtroppo anche nelle vaccinazioni d’infanzia, (e il danno prodotto dal mercurio nei cervelli ed organismi in crescita dei bambini piccoli è ancora più grave).
Una volta introdotto, è molto difficile far uscire il mercurio dall’organismo, anche con la terapia chelante. Sembra comunque che un’alga d’acqua dolce, la clorella, (venduta in molte erboristerie) riesca a legare e ad eliminare un certa parte del mercurio e di altri metalli tossici.
Il respiro ed il cervello
Appare interessante una notizia riportata nell’ultimo numero della rivista tedesca “Zeitenschrift” in cui sotto il titolo: “Il potere del respiro”, si informa che l’inventore giapponese Yoshiro Nakamats, intestatario di oltre 2000 brevetti, tra cui quello per i dischetti per i computer e per gli orologi digitali, quando vuole farsi venire delle idee geniali si tuffa nella sua piscina e resta sott’acqua finchè può resistere. Questa procedura può sembrare stravagante ma in realtà questo genio asiatico ha ben presente la fisiologia del cervello: quando tratteniamo il respiro aumenta il contenuto in anidride carbonica (CO2) del sangue.
Il cervello interpreta questo aumento come una maggiore esigenza di ossigeno e dilata le arterie del collo affinchè una maggior quantità di sangue, e quindi di ossigeno, possa affluire al cervello. Basta aumentare di poco il contenuto in CO2 nel sangue per far affluire molto più ossigeno al cervello e quindi per ottenere un aumento delle sue prestazioni.
Chi non ha una piscina in casa e non può seguire l’esempio del geniale inventore giapponese, quando si trova a dover impiegare al massimo il cervello ed ha bisogno di “idee geniali” (prima di un esame o di un colloquio importante), potrebbe ottenere un risultato analogo con una bella sessione di esercizi di respirazione Buteyko!
Sperimentazioni del Metodo
Per chi si trova alle prese con medici scettici, e lo ripetiamo nuovamente, chi è alle prese con l’asma o altre malattie di una certa serietà, dovrebbe applicare la tecnica di respirazione con la collaborazione ed il controllo del proprio medico. Per fortuna ci sono molti medici aperti che non partono subito dal presupposto del “non conosco questa tecnica Buteyko e quindi non può trattarsi, dato che non la conosco, di nulla di interessante ed efficace”, e accolgono invece il suggerimento dei loro pazienti di approfondire e informarsi in proposito, pubblichiamo nuovamente gli estremi dei periodici medici in cui sono stati pubblicati i risultati delle sperimentazioni e studi effettuati sul Metodo Buteyko.
Tralasciando quelli in lingua russa, indichiamo solo quelli in inglese:
Buteyko breathing techniques in asthma: a blinded randomized controlled trial. Bowler S, Green A, Mitchell CA. Medical Journal of Australia, Vol 169, 7/21 December 1998:575-578.
“A clinical trial of the Buteyko Breathing Technique in asthma as taught by a video.” Opat AJ, Cohen MM, Bailey MJ, Abramson MJ. Journal of Asthma, 37(7), 667-564 (2000).
“Effect of two breathing exercises (Buteyko and pranayama) in asthma: a randomized controlled trial.” Cooper S, Osborne J, Newton S, Harrison V, Thompson Coon J, Lewis S, Tattersfield A. Thorax August 2003; 58:674-679.
“Buteyko Breathing Technique for asthma: an effective intervention.” Patrick McHugh, Fergus Aitcheson, Bruce Duncan, Frank Houghton: The New Zealand Medical Journal. 12-December-2003, Vol 116 No 1187.
“Health Education: Does the Buteyko Institute Method make a difference?” Jill McGowan, Education and training consultant in Asthma Management. Thorax Vol 58, suppl III, page 28) December 2003.
Avviso importante:
Tutti i notiziari qui riportati hanno solo scopo informativo e, anche se alla redazione ha partecipato un medico, non intendono in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale e di persona, con approfonditi accertamenti.