L’insegnamento del Metodo di respiro Buteyko per uso personale prevede l’assistenza di un istruttore qualificato che sia in possesso di una adeguata preparazione e conoscenza della anatomia e fisiologia respiratoria, dei meccanismi della respirazione e di una ampia esperienza nella sua applicazione.
Gli istruttori che collaborano con ilBuonRespiro.it oltre ad avere i requisiti professionali necessari, hanno alle spalle anni di esperienza e studio sull’applicazione del Metodo e sono in grado di consigliare la modalità più efficace per il successo del Metodo.
Istruttore della tecnica di respiro “Metodo Buteyko”, direttore del portale “ilbuonrespiro.it”, ideatore e conduttore dei seminari “Facile come respirare”.
Ho iniziato il mio percorso di ricerca e crescita personale nel 1989 con lo studio dello Shiatsu.
Nel corso degli anni ho approfondito lo studio e la conoscenza delle tecniche applicate al respiro partecipando a varie esperienze e seminari di Rebirthing, Respiro Consapevole, Yoga, tecniche di massaggio e meditazione, in particolare con la pratica dello Yoga Kashmiro, del Tantra Yoga e dello Yoga del Tocco.
Ho partecipato al percorso formativo di Watsu (water-shiatsu) col suo ideatore Harold Dull, ottenendo la qualifica di Practitioner Watsu, di istruttore di Watsu Basic e Tantsu (tantric-shiatsu).
Ho frequentato il percorso formativo e ottenuto l’abilitazione professionale con la qualifica di “Operatore delle tecniche di massaggio orientale” organizzato dalla Regione Veneto e riconosciuto dalla Comunità Europea.
Nel 2003 ho partecipato al primo seminario effettuato in Italia per la formazione di istruttori della tecnica di respiro Buteyko condotto da Rosa Maria Chicco, ottenendo l’abilitazione all’insegnamento del Metodo.
Dal 2005 conduco regolarmente dei seminari esperienziali per l’apprendimento del Metodo ad uso personale in Italia e Svizzera, continuando la mia formazione e conoscenza del respiro anche collaborando con altri istruttori, medici e operatori professionale della salute.
Ricerca significa avventurarsi nell’ignoto
Albert Szent Gyorgyi
con la speranza di trovare
qualcosa di nuovo da portare a casa.
Se sai in anticipo quello che stai per fare,
o addirittura quello che stai per trovare lì,
allora non è per niente ricerca:
è solo un tipo di onorevole occupazione