stress, respiro, mesoterapia
Uno degli argomenti con i quali ci si trova alle prese con la ripresa del lavoro/scuola e altro, è lo stress e il nervosismo causato da tutti gli impegni e compiti che si ripresentano accavallati, quando si torna al lavoro/studio ecc.
A questo proposito, come i lettori già sanno, il modo di respirare è uno dei fattori principali che consente di attenuare/eliminare molti problemi di nervosismo, ansia e depressione.
Capita tuttavia non raramente, anche a chi di solito respira abbastanza bene e in genere non è nervoso, di trovarsi alle prese con situazioni particolari, di durata anche breve ma in cui è difficile conservare la calma necessaria per ottimizzare le proprie prestazioni.
Ciò accade ad esempio quando si deve affrontare una prestazione particolarmente importante e impegnativa come un colloquio di lavoro, un esame accademico o una pubblica esibizione (paura da palcoscenico!)
Il timore di “parlare in pubbllco” di fronte a un vasto pubblico in lezioni, conferenze, recite e quant’altro
Questo timore sarebbe, a quanto pubblicato in vari articoli (basati su studi e sondaggi condotti soprattutto negli Stati Uniti) uno dei “10 maggiori timori” con i quali le persone si trovano alle prese (ved ad es. questo articolo: www.verbling.com).
Non pochi infatti in questi casi, proprio quando vorrebbero dare il massimo, temono di non riuscire ad esporre in modo efficace e convincente degli argomenti importanti, ai quali magari hanno dedicato anni di studio, a causa di improvvisi tremolii/affievolimenti nella voce, sudore freddo, crampi alla stomaco e conseguenti incertezze, amnesie e confusioni mentali .
Che fare se ciò accade?
Ovviamente in questi casi, anche chi di solito non è particolarmente nervoso e respira bene senza iperventilare, non ha il tempo di interrompere il discorso in pubblico e di ritrovare la calma con gli esercizi Buteyko di respirazione.
Occorre qualcosa ad effetto immediato e non appariscente.
Approfondendo la ricerca sull’argomento sono capitata su uno “stratagemma” efficace proposto da un personaggio ben noto in America (ved. ad es. www.nytimes.com).
Si tratta di Dorothy Sarnoff (morta nel 2008 a New York a 94 anni) che dopo il debutto nel 1945 come cantante operistica al celebre Metropolitan di New York iniziò ad esibirsi non solo come cantante operistica ma anche come attrice e cantante nei musical di Broadway, insieme ad altri personaggi celebri come ad esempio Yul Brynner.
Dall’età di 50 anni peraltro abbandonò le scene e cominciò a lavorare soprattutto come consulente d’immagine e insegnante di dizione.
Tra i suoi studenti più celebri vi furono il primo ministro israeliano, Menachem Begin, il presidente degli USA Jimmy Carter e altri.
Cercando maggiori notizie su questa sua attività diretta ad insegnare come riuscire a parlare davanti a platee anche mondiali con particolare efficacia, in modo sicuro e senza incertezze, sono capitata sul suo libro, scritto nel 1987, dal titolo “ Never be Nervous Again” (non siate mai più nervosi); con sottotitolo (tradotto in italiano) “la massima esperta mondiale di dizione rivela il suo metodo collaudato nel tempo per controllare il nervosismo durante discorsi pubblici e interviste”.
Il libro non è reperibile in italiano ma a chi parla bene l’inglese consiglio vivamente di leggerlo (si trova su Amazon e altri siti).
E vengo ora al punto chiave del libro, che mi ha subito convinta della sua fondatezza: infatti in questo libro, scritto nel 1987, quando nel mondo occidentale nessuno aveva ancora sentito parlare di Buteyko, uno dei consigli più importanti, riportato per primo sul retrocopertina è “L’ importanza di non prendere un respiro profondo”
E nel libro si scrive : “Nonostante tutto ciò che è stato scritto sull’effetto rilassante di un respiro profondo, dei grandi respiri vi rendono invece tesi e nervosi”.
E si passa poi alla descrizione dell’esercizio da lei consigliato (divenuto celebre negli USA con il termine “the Sarnoff Squeeze”.)
A questo proposito l’autrice scrive che si trovava, molto ansiosa, insieme a Yul Brynner, sul retroscena del palcoscenico per una rappresentazione di “The King and I”, quando vide Yul Brynner che spingeva in avanti, con le due braccia tese, contro una parete e quando gli chiese cosa stesse facendo Brynner rispose che stava facendo un esercizio per controllare il suo nervosismo.
La Sarkoff continua poi dicendo che questo esercizio, molto efficace se fatto immediatamente prima della prestazione, non poteva facilmente essere effettuato senza sembrare ”strano” e attirare l’attenzione del pubblico quando si era già sul palcoscenico e si stava già parlando o cantando, e lo aveva poi rielaborato in modo da produrre lo stesso effetto immediato in modo meno appariscente.
Non è facile descrivere questo esercizio in poche frasi: si tratta in sostanza di produrre un breve blocco del respiro, al quale si aggiunge un intenso sforzo fisico (non visibile al pubblico) tramite una breve contrazione; e lo sforzo fisico, come i lettori sanno, produce un notevole aumento della produzione di CO2.
Respiro e mesoterapia
Come non mi stanco mai di ripetere, anche se in realtà tali “ripetizioni” sono superflue, il respiro è vita, e in quanto tale si sposa con molteplici altri approcci terapeutici, i quali possono variare da forme di psicoterapia a terapie di natura fisioterapeutica-posturale.
Andiamo tra l’altro a questo proposito a vedere, per chi non lo sapesse, cos’è la mesoterapia, una pratica terapeutica che si sta pian piano diffondendo sempre di più in Italia, e il suo nesso con il respiro.
Buteyko affermava che è quasi impossibile riuscire, anche praticando i migliori esercizi, a respirare veramente “bene” se si soffre di problemi di natura muscolo-scheletrica-meccanica, e che tali problematiche vanno risolte prima o contemporaneamente a un riaddestramento respiratorio.
Nel parlare dunque delle varie “norme di buona condotta respiratoria”, in tale contesto, postura e rilassamento muscolare sono parte integrante dell’assetto respiratorio.
La mesoterapia è una tecnica di somministrazione di sostanze farmacologicamente attive per via intraepidermica, intradermica superficiale e profonda, e sottocutanea o ipodermica.
E’ una forma di terapia estremamente efficace nel trattamento di affezioni osteoarticolari, forme di artrosi e dolori di varia natura.
Ci sono vantaggi non indifferenti nell’utilizzo di questa terapia.
Si tratta innanzitutto di iniettare in superficie, mediante aghi specifici, le sostanze direttamente nella zona sofferente. Si possono inoltre iniettare, e questo dipende anche dalla volontà del soggetto, sia terapie farmacologiche che sostanze naturali.
Nel caso in cui vengono iniettati farmaci, essi non sono metabolizzati da fegato e reni, ma agiscono direttamente in loco a livello recettoriale.
Non vi sono pertanto effetti collaterali attribuibili ai farmaci; (a meno che non vi siano allergie, e in casi poco chiari è comunque possibile fare prima un test).
Inoltre, i medici mesoterapisti che hanno conoscenze di agopuntura, possono anche effettuare le iniezioni direttamente in punti locali di agopuntura attinenti alla zona affetta; questo è un modo per potenziare l’effetto terapeutico. Solitamente si effettua un certo numero di iniezioni con i vari prodotti e l’effetto terapeutico di ogni trattamento dura inizialmente in media una settimana, per poi protrarsi nel tempo.
Come accennato, vi possono essere vari fattori che ostacolano un riaddestramento respiratorio, quali affezioni di natura posturale e un diaframma in tensione; in questi casi è opportuno ricorrere a manipolazioni da parte di terapeuti esperti in questo settore.
Se si tratta invece di problematiche osteo-articolari-infiammatorie, o di fascie muscolari in tensione, la mesoterapia può apportare benefici in molti casi.
Abbinando questi trattamenti ad un riaddestramento respiratorio si ottengono migliori livelli fisiologici di ossigeno e di anidride carbonica; questo fattore non può che accelerare il percorso terapeutico. La mesoterapia è ormai praticata da vari medici in quasi tutta Italia, anche a costi relativamente bassi. Buon respiro a tutti e buon “punzecchiamento” in chi ne avesse bisogno!
Avviso importante:
Tutti i notiziari qui riportati hanno solo scopo informativo e, anche se alla redazione ha partecipato un medico, non intendono in alcun modo dare consigli medici, per i quali sarebbe necessario un esame medico individuale e di persona, con approfonditi accertamenti.