battito cardiaco, alimentazione, respiro
E’ in un certo senso intuitivo il collegamento che vi è tra la velocità del battito cardiaco e quella del respiro.
Tutti sanno infatti che quando si è più nervosi ed ansiosi aumenta in genere sia la velocità del battito cardiaco che quella del respiro. Pochi ancora, in Italia, conoscono invece l’argomento della HRV (Heart Rate Variability), e cioè della variabilità nella frequenza del battito cardiaco.
Questa tematica è invece molto conosciuta e popolare in America, grazie all’opera di Doc Childre e Rollin McCraty, che hanno appunto fondato e fatto conoscere nel mondo la Heart Math (matematica del cuore) e hanno esplorato i meccanismi scientifici attraverso i quali il cuore comunica con il cervello.
Sull’argomento vedo ora che vi è sull’attuale numero di Scienza e Conoscenza un ottimo articolo di Carmen Di Murlo, dal titolo “Da Cuore a Cuore”, in cui viene anche intervistato Rollin McCraty.
Nell’articolo viene messa in rilievo l’importanza del cuore e del campo elettromagnetico da esso emanato.
Già nel libro di Rosa Maria Chicco, che nel 2000 aveva fatto conoscere in Italia il metodo Buteyko, si riferisce quanto agli studi sulla HRV condotti a San Pietroburgo dal Prof. Smetankin.
Il prof. Smetankin di San Pietroburgo, esperto in biofeedback, ha inventato un apparecchio con il quale è possibile addestrare la propria respirazione in modo da far aumentare la differenza nel battito del cuore, che è più rapido nell’inspirazione, durante la quale prevale il sistema nervoso simpatico, e più lento nell’espirazione, durante la quale prevale il parasimpatico.
Questa differenza è massima nei giovani e tende a diminuire con l’età e la cattiva salute; l’addestramento con l’apparecchio del prof. Smetankin consente di far aumentare nuovamente la differenza a livelli giovanili, con notevole beneficio per la salute e in particolare per l’asma.
Il sistema russo del prof. Smetankin è stato portato avanti da ricercatori americani, che hanno approfondito l’argomento, effettuato numerose sperimentazioni che hanno provato gli effetti benefici scoperti dai russi e prodotto il sistema di biofeedback “Heartmath” (la matematica del cuore)”.
Riporto qui quanto scrivevo nel mio Notiziario del luglio 2008 “Il battito del cuore e l’importanza della HRV“
“Quando si dice che la frequenza cardiaca è ad esempio di 60 battiti al minuto, si sarebbe portati a pensare che ciò significhi che l’intervallo di tempo che trascorre tra un battito e l’altro sia sempre di un secondo, per tutta la durata del minuto.
In realtà invece se si misura con grande precisione si vede che anche se si contano 60 battiti in un minuto, l’intervallo di tempo che trascorre tra un battito del cuore e l’altro non è sempre perfettamente uguale e regolare.
A volte può essere ad esempio di 1,5 e a volte di 0,5 secondi e andando più nel dettaglio ed esaminando il rapporto tra battito del cuore e respirazione, si vede che il battito del cuore è (o almeno dovrebbe essere) più rapido durante l’inspirazione e più lento durante l’espirazione.
Durante l’inspirazione prevale infatti il sistema nervoso simpatico, che tende ad accelerare il battito del cuore e durante l’espirazione prevale il parasimpatico, che tende a rallentarlo; e forse i maestri yoga di tanti secoli fa, che negli esercizi di respirazione del pranayama spesso raccomandavano una durata dell’espirazione doppia rispetto a quella dell’ inspirazione, erano empiricamente già a conoscenza di questa prevalenza durante l’espirazione del parasimpatico, che favorisce il rilassamento.”
La domanda che vorrei fare al lettore a questo punto è: credete che sia più sano chi ha una HRV elevata (e cioè chi ha una velocità del battito del cuore che cambia molto da una frazione di secondo all’altra) oppure chi ha una HRV bassa?
La risposta intuitiva che molti darebbero è che è più sano chi ha una HRV bassa, poiché si è portati a pensare che più il battito del cuore è regolare, costante e con pochi sbalzi e variazioni meglio è.
Si tratterebbe tuttavia di una risposta sbagliata, poiché si è visto invece che più elevata è la HRV più si è sani.
L’HRV è molto elevata nei giovani e nelle persone in buona salute e diminuisce costantemente con l’età e in caso di malattia.
Nelle persone in non buone condizioni fisiche o molto anziane, il battito del cuore è monotono e regolare e quindi la HRV è molto bassa
In sostanza, quando l’organismo è sano e forte, ha una grande capacità di cambiare, adattarsi, rispondere alle diverse circostanze con adeguate modifiche nei vari ritmi del corpo
Un grandissimo numero di studi ha notato il nesso tra età ed HRV, la migliore prognosi di recupero dopo un infarto nei pazienti con HRV elevata, la bassa HRV nei pazienti diabetici sofferenti di neuropatia e in genere l’aumento della HRV con il miglioramento della salute.
In uno studio (Framingham Heart Study) effettuato nel 1994 su un gran numero di pazienti, la HRV è stata identificata come l’unico fattore che hanno in comune tutte le persone che sono in buona salute
Con misurazioni effettuate in numerosi casi, riaddestrando con il Metodo Buteyko la respirazione si può constatare che quando si riesce ad eliminare permanentemente l’iperventilazione, allora in genere aumenta anche la HRV.
La Dr.ssa Galina Shatalova
Anche se pochi ancora si rendono conto che “respirare troppo” fa male, tutti ormai sanno che “mangiare troppo” fa male!
Nessuno però ha a mio avviso esposto le considerazioni relative al “mangiare troppo” così bene come lo ha fatto la Dr. Shatalova.
Nel Notiziario del marzo 2013 abbiamo dato la notizia che era da poco morta a 95 anni (fino a poco prima della morte si recava in “escursioni” sulle montagne del Kazakistan e nei deserti asiatici) la neurochirurga russa Galina Schatalova, definita come “la Dr. Buteyko del mangiare”.
E infatti mentre il Dr. Buteyko aveva studiato il modo per ottimizzare il respiro degli astronauti, la Dr. Schatalova aveva invece studiato (anche lei come Buteyko presso l’Accademia per la ricerca spaziale dell’Unione Sovietica ai tempi della gara dello spazio con Stati Uniti), l’alimentazione ottimale degli astronauti nelle capsule spaziali, e inoltre tutti e due avevano messo in rilievo, pur in campi diversi, l’importanza del “meno è meglio”!
In Germania era stato pubbblicato il libro della Schatalova dal titolo russo “Vibor puti” (Scegli la tua strada) pubblicato nell’edizione tedesca con un titolo poco elegante ma espressivo e purtroppo rispondente alla realtà, e cioè “Wir fressen uns zu Tode (“Ci abbuffiamo a morte”).
La dr. Schatalova ritiene che “Una della cause principali che ci inducono a mangiare troppo, è il fatto che gli alimenti al giorno d’oggi sono talmente poveri di vitamine, minerali e varie altre sostanze di cui abbiamo assolutamente bisogno per sopravvivere che l’organismo, nella sua saggezza, percepisce una continua fame e continua a mangiare anche quando ha largamente superato il numero ottimale di calorie alla ricerca della quantità minima di elementi vitali di cui ha bisogno”.
E’ pertanto indispensabile, quando si intraprende una dieta dimagrante, prendere contemporaneamente gli integratori “giusti”.
Inoltre la dr. Schatalova, pur non menzionando espressamente il suo coetaneo e compatriota K. Buteyko, dà a quanto pare per evidenti e scontati i concetti da lui messi in luce, e tra le conseguenze negative per la salute provocate dal “mangiare troppo” menziona anche il fatto che una delle conseguenze dell’eccesso di cibo consiste appunto nel “respirare troppo”. Come gli esperti “buteykiani” già sanno, anche il dr. Buteyko aveva messo in luce come l’eccesso di cibo sia appunto una delle cause che provocano l’eccesso di respiro.
Ciò conferma che, quando si cerca di acquisire migliori abitudini respiratorie occorre agire su più fronti, cercando di eliminare i vari fattori ed abitudini negative che spesso ostacolano il progresso nel riaddestramento respiratorio.
Ho visto con piacere che questo libro di Galina Shatalova è ora disponibile anche nella traduzione italiana, con il titolo “Il Metodo di Guarigione Naturale” (ved. www.macrolibrarsi.it)
Spero che saranno pubblicati in futuro in italiano gli altri due altri libri, anche questi molto interessanti, scritti dalla dr. Shatalova, dal titolo “Celebnoe pitanie” (Una sana alimentazione) e “Filosofija zdorov’ja” (Filosofia della salute) già disponibili nella traduzione tedesca con i titoli “Heilkraeftige Ernaehrung” e “Philosophie der Gesundheit”
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