CO2, effetto serra, inquinanti
Come i lettori già sapranno, si è concluso in questi giorni a Parigi il Vertice dedicato al surriscaldamento climatico che, anche grazie alla partecipazione e esortazioni di Papa Francesco ha ottenuto una grande risonanza mediatic, e si è concluso con un esito finalmente positivo, poiché tutti i paesi che provocano in maggior misura questo surriscaldamento si sono impegnati a prendere le misure necessarie per evitarne un ulteriore aumento.
Non si può ovviamente che rallegrarsi per questo risultato: è infatti indispensabile cercare di evitare gli sprechi di energia e soprattutto ricorrere in maggior misura a fonti di energia “pulita”. Il rovescio della medaglia di questo importante successo è tuttavia il fatto che esso ha dato al pubblico l’erronea percezione che con questo accordo contro il surriscaldamento sia stato risolto il principale problema che ci affligge, mentre non è così.
Il problema peggiore con il quale ci troviamo alle prese è infatti quello dell’inquinamento ambientale, che ha purtroppo raggiunto dimensioni tali da costituire già ora un serio pericolo per la salute nostra e dei nostri figli.
Occorrerebbe quindi, prima ancora dell’accordo contro il surriscaldamento, un accordo contro l’inquinamento ambientale che obblighi gli Stati contraenti a prendere tutte le iniziative dirette a limitare l’impiego di gas e sostanze tossiche che provocano questo inquinamento.
A proposito di sostanze tossiche molti tra il pubblico, nell’aver sentito che per evitare il surriscaldamento si dovranno ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) responsabile dell’”effetto serra”, potrebbero trarne la conclusione che la CO2 sia anche un gas tossico mentre, nella giusta quantità, è indispensabile per la sopravvivenza delle piante, e quindi degli animali e dell’uomo.
La quantità maggiore di CO2 è emessa nell’ambiente dalle centrali di produzione elettrica per mezzo del carbone.
Non è tuttavia purtroppo stato messo in evidenza durante il Vertice, e nemmeno dai media, il fatto che la sostanza veramente pericolosa rilasciata in grandi quantità dalle centrali a carbone, non è la CO2 ma il mercurio, la cui presenza ha già raggiunto nel nostro ambiente un livello pericoloso per la nostra salute.
Il risultato più importante che verrà ottenuto con la sostituzione di centrali energetiche a carbone con fonti di energia “pulite” è pertanto costituito, più che dalla futura diminuzione delle emissioni di CO2, soprattutto dalla diminuzione delle emissioni di mercurio.
Vi è che da sperare che non venga considerata come una fonte d’energia “pulita” anche quella costituita dalle centrali nucleari.
E’ di questi giorni ad esempio la notizia che negli USA dei ricercatori universitari hanno testato 170 fonti d’acqua nei dintorni, e nel 20-25 % dei casi questi fonti contenevano uranio in quantità superiore ai limiti legali di sicurezza (per non parlare dei pericoli provenienti da terremoti e attentati!)
Mi ha inoltre fatto molto piacere leggere che l’impressione che avevo ricavato quanto ai lavori del Vertice di Parigi, è uguale a quella di numerosi scienziati di prestigio, tra cui il celebre Antonino Zichichi, presidente della Wfs (World federation of scientists) e cioè della federazione degli scienziati mondiali. Come riportato in vari giornali e comunicati; ved. a es. www.nogeoingegneria.com/news/cosi-zichichi-smonta-i-catastrofisti, dove sono riportate le risposte da lui date in un’intervista presso il suo studio al Cern di Ginevra) dal titolo “Antonino Zichichi ha un atteggiamento scettico sulla pomposa riunione dei capi di Stato a Parigi sui problemi dell’ambiente”.
All’inizio dell’intervista Zichichi osserva che “Ci sono 72 emergenze planetarie che a differenza di quelle climatiche sono verificabili, certe, scientificamente provabili. Una di queste ad esempio, e riguarda l’oggi, è l’acqua. Servirebbero molte risorse per renderla disponibile e pulita per milioni di persone come ha ricordato Papa Francesco».
All’intervistatore che osserva: “Non negherà che l’uomo inquina e con ciò potrebbe compromettere il nostro futuro, ma anche il nostro presente”, Zichichi risponde “Si facciano leggi che puniscano severamente l’inquinamento senza confondere i veleni con le problematiche climatologiche, come sono CO2 ed effetto serra.
Bisogna demonizzare i veleni che vengono impunemente versati nell’atmosfera. L’anidride carbonica (CO2) è invece cibo per le piante. Se nell’atmosfera non ci fosse stata CO2 non sarebbe nata la vita vegetale. E siccome la vita animale viene dopo quello vegetale noi non saremmo qui. L’effetto serra non è un nostro nemico. Se non ci fosse l’effetto serra la temperatura di questo satellite del sole sarebbe 18 gradi sotto zero. L’effetto serra ci regala 33 gradi».
Zichichi, come anche altri scienziati, mette pertanto in rilievo l’esigenza di agire contro i veleni, e il fatto che la CO2, come scientificamente da molto tempo del tutto assodato, non è certo un veleno ma è una sostanza indispensabile per la vita.
Molti hanno un’erronea percezione quanto alla fonte di provenienza della CO2 nel nostro organismo.
Questa fonte non è costituita dalla CO2 contenuta nell’aria che respiriamo, aria che contiene solo lo 0,03% 0,04% circa di CO2 (il nostro organismo ha bisogno di una quantità di CO2 del 4-6%. Se il livello scende al di sotto del 2,5 % non si sopravvive).
La CO2 nel nostro organismo si forma durante il processo di produzione di energia nei nostri mitocondri, in cui l’ossigeno “brucia” il cibo e produce energia (ATP adenosintrifosfato) e come “sottoprodotti” acqua e CO2.
Indubbiamente anche l’acqua e la CO2 se in eccesso sono dannose ma, nella giusta quantità sono indispensabili per la vita e ciò, anche per la CO2, è un fatto del tutto scientificamente assodato da molto tempo.
E soprattutto è sbagliata la percezione diffusa quanto all’esistenza di un ruolo antitetico tra l’ossigeno da una parte e la CO2 dall’altra!
Come osservava il celebre scienzato Friedrich Miescher già nel 1885 “La CO2 distende le sue ali protettrici sul rifornimento d’ossigeno nel corpo“, osservazione definitivamente confermata alcuni decenni dopo dagli scienziati Verigo e Bohr, che hanno constatato come in assenza della giusta quantità di CO2 l’ossigeno non viene rilasciato in quantità sufficiente dal sangue ai tessuti e anziché andare a ossigenare i tessuti resta trattenuto nell’emoglobina del sangue ed emesso con l’espirazione (si tratta del noto effetto Verigo-Bohr).
Pertanto, affinché tutti i tessuti del corpo siano ben ossigenati è necessaria la presenza nell’organismo della giusta quantità di CO2, e con il riaddestramento del respiro in base al Metodo elaborato fin dal 1960 dal medico-scienziato Prof. K. Buteyko è possibile riaddestrare il respiro in modo da raggiunere questo risultato.
Mi accorgo di essermi forse dilungata troppo sull’argomento (che molti lettori conoscono già bene) ma mi sembra necessario fare il possibile per cercare di chiarire l’errata percezione, ancora diffusa tra il pubblico, quanto al ruolo svolto dalla CO2, senza la quale la vita non esisterebbe e che all’interno del nostro organismo è molto spesso presente non in eccesso ma semmai in difetto.
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