probiotici, asma, eccesso di igiene, asma, litio
Ho spesso messo in rilievo l’importanza dei batteri probiotici e come questi batteri vengono purtroppo in buona parte distrutti dagli antibiotici, pur a volte indispensabili e salva vita.
Nello specifico… “Nel 2003 è stata portata a termine, con orgoglio, lʼidentificazione del genoma umano. Si sperava che con lʼidentificazione di vari geni responsabili di specifiche malattie sarebbe stato possibile trovare rapidamente il modo per prevenire o guarire queste malattie.
Sembra tuttavia che questa ricerca stia per ora dando risultati inferiori a quelli sperati.
Forse perché, come osserva Asher Mullard su «Nature News», nel cercare di rispondere alla domanda “chi sono io?” non si è arrivati a pensare che forse occorrerebbe invece chiedersi “chi siamo noi?”, poiché «lʼorganismo umano costituisce una comunità in cui prosperano un numero prodigioso di batteri e microrganismi i quali hanno milioni di geni, mentre il genoma umano ne ha solo poco più di 20.000. Dire che siamo sopraffatti come numero è quindi una colossale sottovalutazione!».
Continuavo poi osservando che “…Per fortuna la maggioranza di questi microrganismi svolge un effetto non nocivo sullʼorganismo. I microrganismi dannosi sono solo una minoranza”.
Tra questi batteri benefici per la salute vi sono, almeno da quanto ora emerso da una recentissima ricerca condotta presso l’University of British Columbia (ved. http://www.med.ubc.ca/four-gut-bacteria-decrease-asthma-risk-in-infants/,) 4 tipi di batteri (Faecalibacterium, Lachnospira, Veillonella, Rothia) che svolgono specificamente un ruolo benefico e protettivo in relazione all’asma.
In uno studio effettuato presso questa Università su campioni di feci di 319 bambini di 3 mesi di età si è infatti riscontrato che nei bambini a maggior rischio di asma vi erano livelli inferiori al normale di questi specifici batteri.
La maggior parte dei bambini, hanno osservato i ricercatori, entra normalmente in contatto con questi batteri dall’ambiente circostante ma in alcuni, sia per le modalità della nascita, sia per altri fattori, ciò non avviene e in questi bambini, hanno osservato i ricercatori, vi sarebbero maggiori rischi in relazione all’asma.
Il lato negativo dell’eccesso di igiene:
Sette anni fa, nel Notiziario del marzo 2008 scrivevo: “E per concludere, una piccola notizia: il prof. John Warner, del Southampton General Hospital, Inghilterra, ha raccolto per oltre 10 anni dei dati sugli allergici in 700 famiglie della zona, arrivando alla conclusione che l’ossessione per l’igiene e il perseguimento di un eccesso di “pulizia”nelle case delle famiglie moderne, siano in parte responsabili del drammatico aumento di casi di asma nei bambini in Gran Bretagna.
La percentuale di bambini dodicenni asmatici nella zona esaminata era 20 anni fa del 5 % ed è salita ora ad oltre il 20 %.
Secondo il prof. Warner, l’attuale “ossessione” per l’igiene e le condizioni di sterilità e mancanza di batteri in cui vivono i bambini al giorno d’oggi, impedirebbero loro di esercitare e far partire nel modo giusto il loro sistema immunitario.”
E ancora nel Notiziario del gennaio 2011: “Mentre la “sporcizia” chimica che ci circonda non ci allarma quanto dovrebbe, l’atteggiamento è invece diverso nei confronti della “sporcizia naturale”, con la quale abbiamo convissuto per secoli.
Molti sono terrorizzati dall’idea del minimo contatto con germi e terriccio e lavano/disinfettano quasi ossessivamente tutti gli oggetti con i quali entrano in contatto. Anche in questo, come in altri campi, vale la raccomandazione di trovare la giusta misura!
Già in altre edizioni del Notiziario avevo accennato alla teoria dell’”eccesso di igiene” quale causa del grande aumento dei casi di asma, allergie e malattie autoimmuni. In base a questa teoria, per migliaia d’anni il sistema immunitario umano si è sviluppato in condizioni di stretto contatto con il terreno e le varie sostanze (germi, vermi, residui vari ecc.) in esso contenute.
L’uomo moderno invece compra alimenti, lavati e disinfettati, nel supermercato; i bambini non giocano quasi più nei campi e prati ma in casa o in cortili asfaltati; mancherebbe quindi al sistema immunitario umano, in base a questa teoria, la possibilità di confrontarsi e allenarsi tramite il contatto con la “sporcizia” naturale alla quale era abituato, e ciò porterebbe a un suo sviluppo e funzionamento non ottimale “
Queste considerazioni sono ora riprese anche dai ricercatori dello studio menzionato in apertura i quali, in relazione ai 4 batteri che esercitano un effetto protettivo in relazione all’asma e di cui un numero crescente di bambini è al giorno d’oggi carente, hanno osservato che “Questa ricerca conferma l’ipotesi relativa al’ ”eccesso di igiene”, e al fatto che stiamo rendendo il nostro ambiente troppo “sterilizzato”…e dimostra che i batteri intestinali svolgono un ruolo in relazione all’asma, nei primi mesi di vita, in cui nasce il sistema immunitario dei bambini “
La conclusione dei ricercatori è stata che, anche se lo studio potrebbe offrire nuove prospettive quanto alla possibilità di prevenire il sorgere di problemi asmatici per mezzo di una terapia probiotica, (da attuare peraltro nei primi 3 mesi di vita) occorre tuttavia confermare la fondatezza di questa ipotesi tramite studi condotti su un maggior numero di bambini .
Mi sembra tuttavia importante a questo punto mettere in rilievo come dalle osservazioni dei ricercatori della British Columbia University non vada certamente tratta una esortazione a trascurare le “giuste” norme di pulizia; si tratta solo, anche qui, come in molti altri campi, di evitare gli eccessi, in un senso o nell’altro; le “buone norme” di pulizia e igiene, in particolare per i neonati, vanno ovviamente osservate. Basta non farsi prendere dal timore dei “germi” vedendoli ovunque in agguato, e non stare in continuazione a disinfettare e sterilizzare tutto quanto.
Un’altra conclusione pratica che si può trarre da questo studio è la conferma del fatto che può essere utile assumere ogni tanto degli integratori a base di probiotici (in particolare dopo eventuali necessarie cure a base di antibiotici) e di includere nell’alimentazione quotidiana, sia per i bambini che per gli adulti, degli alimenti fermentati e ricchi di probiotici (yoghurt, kefir ed altro).
Ruolo del litio nell’asma
Mentre lo studio sopramenzionato è dello scorso agosto, vorrei ora menzionare alcuni studi risalenti a oltre un ventennio fa (andando a cercare tra gli studi più “antichi” si trovano a volte delle osservazioni molto interessanti) in relazione al ruolo del litio, constatato in numerosi casi di asma.
Il litio è un minerale naturale (di cui i nostri terreni e i prodotti che vi crescono sono sempre più carenti) ma nella sua forma farmacologica è usato per trattare casi di gravi problemi psichici (in dosaggi molto elevati, che non si trovano in natura e che possono produrre effetti secondari negativi a danno di reni, tiroide e altro).
Si ritiene infatti in questi casi accettabile, in una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio, il rischio di tali effetti secondari negativi.
A seguito della somministrazione di farmaci a base di litio a persone che soffrivano di queste forme di problemi psichici si è constatato, a quanto pare con una certa sorpresa che in non pochi casi, quale “effetto secondario” del trattamento a base di litio, miglioravano notevolmente, in chi ne soffriva, anche i problemi di asma. (ved. (1977) Coincidental improvement in asthma during lithium therapy. Am J Psychiatry 134:1042–1043.
Studi successivi hanno attribuito questo effetto al fatto che il litio, poiché porta al rilassamento e a una minore secrezione di adrenalina e sostanze analoghe, fa diminuire anche la reattività dei bronchi, portando a un rilassamento delle vie bronchiali
(ved. 1) Scanlon RT, Chang S. Brain norepinephrine: a possible role in bronchial asthma. Ann Allergy. 1988 Apr;60(4):333-8. PubMed
PMID: 3358538. 2) Knox AJ, Higgins BG, Hall IP, Tattersfield AE. Effect of oral lithium on bronchial reactivity in asthma. Clin Sci (Lond). 1992
Apr;82(4):407-12. PMID: 1315651.3) Venugopalan CS, O’Rourke YM, Tucker TA. Bronchorelaxing activity of lithium in vitro. J Pharm Sci. 1985 Oct;74(10):1120-2. PubMed PMID: 4078712.)
Questi studi non sono poi stati portati avanti perché ci si è in seguito concentrati per l’asma, su altre medicine più efficaci e meno rischiose.
Non posso peraltro fare a meno di osservare che questi farmaci a base di litio, grazie al loro effetto calmante e tranquillizzante (dovuto alla diminuzione della secrezione di ormoni, come l’adrenalina, che sono appunto emessi in quantità in situazioni di pericolo e stati d’animo aggressività e agitazione) esercitano probabilmente un effetto calmante anche sul respiro, facendolo divenire più lento e pacato.
Lo stesso effetto si può peraltro ottenere, senza i rischi di effetti dannosi causati dai medicinali a base di litio, eliminando l’iperventilazione ed arrivando quindi a una respirazione più “tranquilla” con il Metodo Buteyko!
L’eventuale eliminazione dell’iperventilazione ovviamente non è stata notata negli studi sul litio sopra citati, poiché nelle sperimentazioni cliniche in cui si studia l’effetto dei vari farmaci/sostanze su problemi diversi da quelli respiratori, non viene quasi mai esaminato l’eventuale effetto che queste sostanze producono sul modo di respirare.
Mi domando quindi se alcuni effetti favorevoli riscontrati in numerosi studi siano magari dovuti anche ad un “effetto secondario” di tranquillizzazione del modo di respirare esercitato dalle sostanze che si stanno sperimentando per problemi disalute diversi dalla respirazione.
Quanto al litio, si tratta indubbiamente di una sostanza molto interessante che, nella forma farmacologica e nel dosaggio elevato in genere prescritto per problemi psichici va assunta con molta cautela, sotto stretto controllo e prescrizione medica; vi sono tuttavia anche altre forma di assunzione, che non presentano rischi di effetti secondari e che mi hanno dato ottimi risultati in numerosi casi.
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